martedì 1 maggio 2018 12:39
ROMA – «Voglio chiarire una cosa fondamentale: giocheremo una semifinale di Champions davanti a 70 mila spettatori, come potete dire che la Roma avrà un atteggiamento arrendevole? Noi giocheremo con entusiasmo e forza e faremo di tutto per ribaltare il risultato». Parola di Eusebio Di Francesco che ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di ritorno contro i Reds. «Dal punto di vista motivazionale siamo desiderosi di mettere in campo tutto e realizzare questa ennesima rimonta. Se la difesa sarà fondamentale? Sì. Per quanto riguarda la formazione farò le mie valutazioni oggi anche se purtroppo alcune pedine non le avrò a disposizione. Strootman? Sarà molto difficile vederlo in campo».
Il tecnico giallorosso ha poi proseguito: «Dovremo mettere in conto che potremmo lasciare spazi per i loro contropiedisti visto che dovremo fare tre gol. Ho preso appunti sia nella gara di andata ad Anfield che nel doppio confronto fra Liverpool e City. Loro sono letali nelle ripartenze. Sono una squadra totalmente differente come impostazione tattica. Molto meno portata al palleggio rispetto al Barça e capace di andare in verticale. Dal punto di vista tattico cambia moltissimo rispetto alla partita con i blaugrana, da quello motivazionale niente. La questione relativa agli scontri? Sono vicino alla famiglia di Cox e aggiungo che la Roma ha una tifoseria straordinaria. Una minusola parte di violenti non può rovinare la nostra immagine. Purtroppo queste piccole frange ci sono in tutti i club e devono essere estirpate. Ne approfitto per fare un appello: sia una gioia e un divertimento venire allo stadio domani».
Il sogno di DI Francesco è chiaro: «Farei un copia-incolla della prestazione, non solo tecnica ma nella testa e fisica, di quella col Barcellona. Per competere col Liverpool bisogna alzare la prestazione atletica della squadra, far gol il prima possibile per entusiasmare e trascinare il nostro pubblico. Sono uno che non si accontenta mai, dobbiamo ambire e fare del nostro meglio per arrivare a Kiev. La sto vivendo preparando la partita come le altre, però la mia mentalità non è lontana da quella del gruppo. Salah? Non sposterò tutta la squadra su di lui, non gliene posso mettere tre addosso».