Il 12 e il 13 gennaio al Teatro Brancaccio andrà in scena la nuova irriverente opera partorita dalla penna di Eduardo Tartaglia I fiori del latte, con Biagio Izzo protagonista. Il titolo si rifà volutamente e ironicamente alla celeberrima raccolta lirica del tormentato poeta francese Charles Baudelaire e, come fosse una commedia del grande Eduardo De Filippo, tratta un argomento estremamente serio regalando al pubblico sia momenti leggeri che spunti di intensa riflessione.

Il tutto è ambientato nella martoriata terra dei fuochi: due giovani del luogo, due cugini per l’esattezza, decidono di investire i loro risparmi, frutto di anni di sacrifici, in un’azienda biologica che fa dell’ecologia e della qualità del prodotto il suo punto di forza, un caseificio che si prefissa l’obiettivo di andare contro tendenza in una zona famosa per l’illegale smaltimento di rifiuti tossici da parte della criminalità organizzata. Alla vigilia dell’agognata apertura però, i due giovani scoprono dei bidoni sospetti proprio al di sotto del recinto delle bufale, venendo immediatamente attanagliati da mille dubbi e perplessità sul denunciare il tutto o continuare voltandosi dall’altro lato. L’arrivo come un Deus ex machina dell’ex fidanzata di uno dei due, con una nuova sconvolgente novità, farà si che i due protagonisti trovino la forza di affrontare il loro destino senza più rimorsi a divorare le loro coscienze.