• 27 Novembre 2024 11:00

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Il sistema che salverà i motori diesel

Set 28, 2022

Forse si avvicina la fine dell’era del diesel, questo processo era già stato annunciato tempo fa ma – con tutto quello che è successo a livello mondiale e le ripercussioni sul settore automotive – sembrava che la graduale sparizione dei motori diesel si fosse fermata. Oggi però questa tipologia di alimentazione non sembra avere un grande successo.

I motori diesel non sono apprezzati di questi tempi e, per questo motivo, molte Case automobilistiche stanno producendo le nuove gamme prodotto senza introdurre questa tipologia di motorizzazione. Ne sono un esempio lampante innanzitutto le Fiat iconiche Panda e 500, (oggi ibride), ma anche Dacia Jogger e Sandero, o ancora Ford Puma e Fiesta. Il motivo è molto semplice: le future normative Euro 7 per le emissioni inquinanti non saranno per nulla semplici da rispettare. In questo scenario appare la Wetsport Fuel System, realtà canadese, che oggi ha l’obiettivo di “ripulire” i motori diesel di grandi dimensioni – per intenderci, quelli dei camion e altri veicoli pesanti. Come? Usando l’idrogeno (abbiamo visto il primo test drive in Italia per la berlina a idrogeno).

I programmi futuri di Westport

Al momento l’azienda canadese non ha ancora dichiarato ufficialmente quali saranno le caratteristiche tecniche del suo nuovo sistema a idrogeno, ma ha iniziato a dare dei dati che paiono realmente interessanti. Innanzitutto, grazie alla sua nuova tecnologia, i veicoli potrebbero subire un aumento di potenza pari al 20% e di coppia pari al 18%, rispetto a ciò che accade con l’alimentazione diesel.

Per quanto riguarda poi le emissioni di CO2, che in realtà sono l’aspetto che ci interessa maggiormente, ci si avvicina moltissimo allo zero. E tutto questo sarà possibile mantenendo la stessa identica architettura del motore diesel già esistente. E non è ancora finita, perché c’è un ulteriore vantaggio rilevante: il sistema di Westport potrebbe non richiedere obbligatoriamente l’idrogeno puro al 100%, al contrario di quel che accade per le fuel cell.

La riduzione delle emissioni

Quando brucia l’idrogeno produce solo vapore acqueo e pare che il gasolio che viene iniettato per la preaccensione del mezzo sia davvero poco: le emissioni allo scarico infatti, secondo i dati, potrebbero calare addirittura del 97%. Prendendo in esame l’anidride carbonica emessa “all’interno del mezzo”, ma anche le emissioni collegate al reperimento del carburante e alla produzione del mezzo stesso, possiamo dire che in questo caso le emissioni stesse dipendono dalle modalità usate per produrre carburante.

Possiamo dire infatti, secondo i dati di Westport, che utilizzando l’idrogeno Blu, le emissioni diminuiscono del 44%, con l’idrogeno verde invece si arriva fino al -71%, addirittura meglio di quel che fanno i veicoli fuel cell. Westport Fuel Systems mira comunque a diminuire le emissioni Tank To Wheel (dal serbatoio alle ruote) del 97%. Potrebbe essere molto interessante per chi gestisce flotte: il rifornimento di idrogeno è rapido e chi ha molti camion potrebbe installare un distributore di idrogeno e fornire tutti i mezzi. Gli iniettori sono realizzati con BorgWarner, Westport sostiene che potrebbero evolversi e funzionare sia a gasolio/metano sia a gasolio/idrogeno e forse – in futuro – anche senza più bisogno del gasolio. L’unico punto di domanda riguarda gli ossidi d’azoto, prodotti dalla combinazione dell’azoto presente nell’aria con l’ossigeno.

Perché i mezzi pesanti?

Westport studia il sistema sui veicoli pesanti, che non avrebbero bisogno di una rete di distribuzione capillare per l’idrogeno, che chiaramente risulterebbe molto complessa sia da realizzare che da mantenere. La nuova soluzione proposta dall’azienda canadese comunque è molto valida, perché permette di continuare a valorizzare gli investimenti fatti per i veicoli convenzionali (non pochi), e il costo totale di possesso (TCO) è basso rispetto a quello di un camion fuel cell.

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