sabato 17 dicembre 2016 12:16
ROMA – Si va dal salario medio fino alla violenza e alle discriminazioni. Il rapporto pubblicato della Fifpro, il principale sindacato mondiale dei calciatori professionisti, delinea una situazione per molti versi allarmante. Il dossier è stato stilato tenendo conto delle statistiche relative a 54 paesi e 87 campionati, seppur non includendo le prime 4 leghe per guadagni, ovvero la Premier League, la Liga, la Bundesliga e il campionato cinese. Per quanto riguarda l’Italia, i dati parlano di un salario medio che va dai 4.000 agli 8.000 euro mensili e di contratti lunghi in media 27 mesi. Non sorprende inoltre il 45% di stipendi pagati in ritardo. Da segnalare infine un 59% di trasferimenti completati contro la volontà dei giocatori e un 20% di professionisti che si dichiarano insoddisfatti del supporto medico. Di seguito alcune delle statistiche più interessanti che emergono da questo documento relative a tutto il mondo del calcio:
Il 21% dei calciatori guadagna meno di 286 euro al mese, il 45% meno di 950: in Africa addirittura il 73,2%, mentre in Europa il 32,2 ha uno stipendio annuale inferiore ai 10.000€
Il 41% dei calciatori viene pagato in ritardo (l’8% con più di tre mesi di ritardo)
La durata media del contratto di un calciatore è di 22,6 mesi
Il 29% dei trasferimenti avvengono contro la volontà dei giocatori (in modo particolare in Serbia, l’82%), spesso attraverso pressioni, venendo messi fuori rosa ed essendo costretti ad allenarsi da soli
L’8% addirittura non ha un contratto scritto (in Europa il 3%, in Africa il 15%)
Il 9,5% ha subito violenza fisica cinque volte superiore rispetto al resto delle esperienze lavorative
I tifosi sono colpevoli del 55% delle aggressioni a giocatori
Il 17,2% degli stranieri sono stati vittima di discriminazione (mentre degli autoctoni il 7,3%)
Il 71,9% non ha portato a termine gli studi