AGI – Sono diversi i fedeli che oggi, come ieri fino a tarda notte, si sono recati nella Chiesa degli argentini in piazza Buenos Aires, a Roma, per pregare per papa Francesco. La Chiesa di Santa Maria Addolorata è una delle tredicesime chiese giubilari, che accoglie i pellegrini di tutto il mondo oltre alla comunità argentina. “Per me la cosa più importante è che la chiesa resti aperta per accogliere la gente che prega, è aperta tutto il giorno dalle 6:30 alle 23:30”, ha affermato padre Fernando Laguna, rettore della Chiesa. 

Papa Francesco “non lo abbiamo perso – ha poi aggiunto – è una certezza che ci accompagna dal cielo, ma andare avanti e pensare senza di lui non è facile”. A colpire padre Laguna è sempre stata l’attenzione che Bergoglio aveva “per le piccole e grandi cose”.

E ha raccontato un aneddoto che dimostra come il Papa è sempre stato attento a dettagli: “Ricordo il 16 gennaio quando siamo stati con Papa Francesco al Palazzo Apostolico, eravamo 9 sacerdoti, siamo stati quasi un’ora e mezzo, è stata una conversazione totalmente familiare”.

In quell’occasione Laguna ha comunicato a papa Francesco che tra loro mancava un sacerdote a causa della scomparsa della sorella, motivo per cui ‘era tornato in Argentina’. Papa Francesco lo ha ascoltato e “prendeva nota. Così la sua attenzione è triplicata. Questo mi sembra un dono che lui ha messo in pratica”. 

Tra i credenti in Chiesa a seguire la Santa Messa celebrata da padre Laguna, la signora Caterina che ringrazia Bergoglio perché è proprio il suo pontificato ad averla fatta riavvicinare alla fede, tornando a praticare. Julia, originaria del nord dell’Argentina, invece, è troppo commossa per esprimere quello che prova, è troppa la sofferenza per la sua scomparsa. E c’è chi lo saluta con un semplice “grazie, hasta siempre Francisco”.