AGI – “Il nostro albergo è andato per la gran parte in frantumi, abbiamo dormito in strada con una paura immensa”. È il racconto di Nicolò, 30enne di Bitonto (Bari) a Marrakech durante il devastante terremoto.
“Mi trovo qui per un viaggio e ieri sera, alle 23.30 circa, la terra – aggiunge – ha cominciato a tremare, e mi sono trovato seduto con amici in un ristorante, accanto a uno di quei pochi palazzi crollati nella parte Sud Est di Medina: abbiamo corso come disperati e siamo usciti tra polvere e calcinacci. La gente piangeva e si riversava per strada tra la nube di polvere che si è alzata. Proprio tra quelle vie e sulle piazze i cittadini si sono radunati e riposato – per quanto possibile – questa notte”.
Stamattina “per strada ci sono tanti calcinacci, ma per fortuna non ci sono moltissimi palazzi crollati”. E conclude: “Domani mattina ripartiremo, con un volo acquistato proprio oggi, poichè funzionando le linee telefoniche l’Unità di crisi della Farnesina ci ha comunicato di organizzarci autonomamente per il rientro”.