Nell’immaginario collettivo una Lamborghini che sfreccia per strada è sinonimo di ricchezza, successo, vita senza compromessi. Eppure, dietro quel rombo inconfondibile, la realtà è spesso molto meno patinata. A raccontarlo è Ed Bolian, ex venditore Lamborghini, oggi collezionista e voce autorevole nel mondo delle supercar, che in una recente intervista ha smontato uno dei miti più radicati dell’automotive di lusso. Secondo la sua esperienza diretta, chi guida una Lamborghini nuova non è necessariamente ricco. Anzi, nella maggior parte dei casi è giovane, indebitato e impegnato a sostenere rate tutt’altro che leggere.
Giovani che non possono permettersele
Il dato che colpisce di più è quello che Bolian racconta senza troppi giri di parole: circa il 75% degli acquirenti di Lamborghini ricorre al finanziamento. Fin qui nulla di strano, si potrebbe pensare. Ma il punto non è lo strumento, bensì il motivo. Non si tratta, come spesso accade nei grandi patrimoni, di una scelta strategica per non mobilitare capitali investiti e sfruttare tassi favorevoli. Al contrario, secondo Bolian, molti clienti semplicemente non hanno i soldi per comprarle.
Nel podcast The Iced Coffee Hour, l’ex venditore è netto: “Se vedi qualcuno alla guida di una supercar che ha meno di cinque anni, non dare per scontato che sia ricco. Una Huracán nuova non è un segno di ricchezza”. Un’affermazione che ribalta completamente la narrativa social a cui siamo abituati. Dietro foto e profili Instagram dal lifestyle ostentato, spesso si nascondono prestiti, leasing estremi e rate che assorbono gran parte delle entrate mensili. In altre parole, la Lamborghini diventa uno strumento di immagine più che un bene realmente posseduto. Un biglietto da visita appariscente, utile per costruire un personaggio, anche a costo di vivere sopra le proprie possibilità.
Il vero lusso sono le auto d’epoca
Secondo Bolian, il vero indicatore di ricchezza non è una supercar nuova di zecca, ma un’auto storica o una serie limitata acquistata senza finanziamenti. Chi ha davvero grandi disponibilità economiche tende a muoversi verso il mondo delle vetture iconiche, rare, spesso legate a un preciso valore storico o collezionistico. Parliamo di auto che non puntano necessariamente sulla potenza pura o sull’ultimo aggiornamento tecnologico, ma che raccontano una storia. Modelli che richiedono competenze, pazienza e soprattutto una capacità economica stabile nel tempo. La manutenzione elevata e l’acquisto che solitamente avviene tramite asta non finanziabile tiene lontani gli acquirenti di facciata.
È qui che si annida il vero lusso, quello silenzioso e poco appariscente, lontano dai riflettori dei social. Un lusso che non ha bisogno di essere dimostrato, perché è sostenuto da un patrimonio reale e non da un piano di finanziamento a dieci anni.
Il costo di una Huracán
Per capire meglio il contesto, basta guardare i numeri. La Lamborghini Huracán, fino a poco tempo fa modello d’ingresso della gamma, aveva un prezzo di listino intorno ai 220.000 euro. Una cifra enorme, certo, ma che nel mercato attuale – soprattutto negli Stati Uniti – può diventare più gestibile grazie a formule di finanziamento aggressive. Rate diluite nel tempo, maxi rate finali, leasing con riscatto: strumenti che permettono di sedersi al volante di una supercar anche senza un capitale reale alle spalle. Oggi la Huracán ha lasciato il posto alla nuova Temerario, ma il meccanismo resta lo stesso. L’accesso al lusso è diventato più semplice, almeno in apparenza.
Il rovescio della medaglia è un mercato sempre più legato all’indebitamento, dove il possesso è spesso temporaneo e fragile. Basta un cambio di condizioni economiche, un rallentamento del business personale o una rata saltata perché il sogno finisca bruscamente. Alla fine, il racconto di Bolian non è una critica alle Lamborghini, né a chi le ama. È piuttosto uno specchio dei tempi: un’epoca in cui l’apparire conta più dell’essere, e in cui anche una supercar può trasformarsi in un’illusione a rate. Perché oggi, più che mai, il vero lusso non è farsi vedere ricchi. È poterselo permettere davvero.