• 18 Maggio 2024 11:50

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Scaroni conferma: “Il Milan vuole finire il campionato”

Mag 8, 2020

MILANO – I recenti casi di giocatori positivi al Covid-19 non fanno perdere le speranze a Paolo Scaroni di completare la stagione. “La mia posizione è chiara – spiega il presidente del Milan al portale Olympialex -, l’ho espressa anche in Lega: voglio finire il campionato. Vogliamo arrivare alla fine di questo campionato, è possibile e fattibile. La decisione finale non spetta né alla Lega né ai club, ma al governo”. Scaroni ammette i “tanti errori” commessi dal Milan in una stagione complicata: “Giampaolo non è stata una scelta fortunata. La maggior parte degli errori è dietro di noi, non davanti a noi. Vogliamo riportare il Milan dove merita. Le partite vengono vinte da giocatori e allenatori ma i campionati vengono vinti da tutto il club, dirigenza compresa. Io e Gazidis stiamo costruendo un’organizzazione stabile, non vogliamo essere puniti ancora per il fair play finanziario. E’ un meccanismo che cristallizza la situazione: se sei un club che sta vincendo il tuo futuro è vincente e pieno di sponsor, altrimenti la strada è davvero molto lunga. Ma adesso il fair play finanziario cambierà, con il Coronavirus tutto è in evoluzione”.

San Siro obsoleto

San Siro è “obsoleto” per il calcio moderno e deve quindi lasciare il passo al progetto per il nuovo stadio di Inter e Milan. Lo ribadisce il presidente rossonero, Paolo Scaroni, al portale Olympialex: “San Siro ha un grande nome ma è totalmente obsoleto per il calcio. E’ una delle tre aree di cui si occupa Ivan Gazidis. Sta costruendo una squadra giovane, con giocatori adatti ad un calcio veloce, più veloce rispetto a quello che si vede abitualmente in Italia, più simile al modello inglese o a quello dell’Ajax. E gestisce gli sponsor: il Milan ne ha bisogno, senza risultati non arrivano gli sponsor e senza sponsor non arrivano i risultati”. Scaroni fa un paragone tra un club e la Scala di Milano, di cui lui è stato per nove anni nel Cda: “La cosa più difficile da gestire sono le prime donne e i cantanti sono come i calciatori”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close