• 12 Marzo 2025 20:31

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Il politico di sinistra con la Tesla: pentito per colpa di Musk, “l’odiato nemico”

Mar 12, 2025

L’impegno politico di Elon Musk sta avendo un effetto anche sulle attività di Tesla, con tentativi di boicottaggio e tanti clienti pentiti di aver acquistato uno dei modelli del produttore americano proprio a causa delle posizioni di Musk. Gli effetti su Tesla iniziano a essere evidenti anche in Europa, dove il costruttore, negli ultimi anni, ha raccolto buoni risultati in termini di vendite, soprattutto nei mercati in cui le auto elettriche hanno registrato un maggior successo.

Le posizioni di Musk stanno facendo discutere e anche alcuni politici italiani sono pronti a dire addio alla propria Tesla. Un esempio in tal senso è stato rivelato oggi da  Il Foglio. Nicola Fratoianni, deputato, segretario e leader di Sinistra Italiana e di Alleanza Verdi e Sinistra, e Elisabetta Piccolotti, deputata di Avs, compagni anche nella vita, si preparano a vendere la Tesla acquistata prima dell’avvio dell’attività politica di Musk.

Le parole della Piccolotti

Senza troppi giri di parole, Elisabetta Piccolotti ha fatto chiarezza sulla questione Tesla: “Purtroppo abbiamo comprato la Tesla Model Y anni fa. Siamo rimasti fregati, l’abbiamo presa prima che Musk diventasse nazista, l’abbiamo presa col leasing quindi per ora non è possibile. Ma quando sarà, certo, ce ne libereremo. La venderemo”. Anche se la vettura funziona bene, per ammissione stessa dell’intervistata, il suo destino è segnato. Molti altri possessori di Tesla potrebbero fare la stessa scelta.

La deputata sottolinea, chiaramente, le ragioni della sua scelta: “Musk è un nazista e però la Tesla funziona. L’ho usata sempre nell’ultima campagna elettorale per le Europee. Sarà un dispiacere venderla. Ma quando l’ho presa era un altro momento, e l’ho pagata anche poco” Il modello, secondo quanto riportato dalla fonte, è stato acquistato per circa 47.000 euro. Piccolotti ha anche apposto sulla vettura l’adesivo “L’ho comprata prima di sapere che Elon fosse pazzo“, molto diffuso in Nord America.

Un futuro incerto per Tesla

Come sottolineato in apertura, la posizione politica di Elon Musk potrebbe costare caro a Tesla, alle prese anche con una concorrenza crescente sul mercato delle auto elettriche, soprattutto da parte dei costruttori cinesi. Negli ultimi giorni, l’azienda ha registrato un crollo verticale del suo valore. Nel frattempo, il 2025 è iniziato con vendite negative in Europa.

Molti potenziali acquirenti potrebbero seguire l’esempio dei due politici italiani e scegliere di continuare a puntare sulle auto elettriche ma rinunciare ai modelli di Tesla. I punti di forza dei modelli del costruttore americano (come l’ottima autonomia e il rapporto qualità/prezzo delle sue vetture) potrebbero, quindi, non bastare.

I potenziali clienti interessati a un’auto elettrica potrebbero scegliere altri brand per via dello strettissimo legame che esiste tra Tesla e Elon Musk. Bisognerà attendere i prossimi mesi per avere un’idea più precisa in merito a quello che sarà il futuro dell’azienda. Di certo, per Tesla è appena iniziato un periodo molto difficile. L’azienda deve trovare il modo di continuare a crescere e, nello stesso tempo, dovrà riuscire a superare i tentativi di boicottaggio da parte dei potenziali clienti che hanno posizioni politiche opposte a quelle di Musk.

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