• 4 Maggio 2024 17:07

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Il Pil Usa dà slancio alle Borse europee. Piazze Affari chiude a +0,45%

Mar 30, 2017

MILANO – Ore 10.30. Borse europee in lieve rialzo verso dopo la chiusura contrastata di ieri degli indici di Wall Street. MIlano sale dello 0,22%, spinta dai titoli del comparto energetico, a Francoforte il Dax cresce dello 0,24%, a Parigi il Cac40 segna un +0,07% e a Londra l’indice Ftse100 guadagna lo 0,1%. In calo invece i listini asiatici, con l’indice Nikkei a Tokyo che ha perso lo 0,8%. Un calo mitigato soltanto dall’indebolimento dello yen sul dollaro, a vantaggio delle imprese esportatrici, con il cambio sopra quota 111. Gli spunti maggiori per il mercato arrivano dalle ultime indicazioni dei membri della Fed. Ieri ben tre membri distinti della Banca Centrale Usa hanno suggerito che quattro rialzi nel corso dell’anno – contro i tre per il momento annunciati dalla Fed al momento del primo aumento a metà marzo – non sono da escludere nel caso in cui l’economia americana continuasse ad accellerare come negli ultimi tempi. A Piazza Affari intanto da monitorare Fincantieri dopo che ieri sera a mercato chiuso ha diffuso i conti 2016, tornati in positivo, e ha confermato gli obiettivi di medio termine.

All’indomani dell’avvio della procedura formale della Brexit la sterlina si stabilizza. Il pound inglese viene scambiato a 1,555 euro e a 1,242 dollari. In leggero calo la divisa europea rispetto al biglietto verde, con il cambio sotto quota 1,08.

In avvio di giornata lo spread tra il Btp a dieci anni e il Bund tedesco si muove in area 177,6 punti base, mentre il rendimento del bond decennale italiano si attesta al 2,115 per cento, mentre oggi il Tesoro mette all’asta CcTeu e BTp fino a 9 miliardi.

Fitta l’agenda macroeconomica. Il ministero del lavoro e delle politiche sociali, l’Istat, l’Inps e l’Inail diffondono la seconda nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione, dalla Germania sono attesi i prezzi import a febbraio e l’inflazione a marzo, dalla Spagna l’ inflazione a marzo, dall’Eurozona gli indici di fiducia economica a marzo, dell’industria a marzo, dei servizi a febbraio e dei consumatori a febbraio, dagli Stati Uniti le richieste di sussidio settimanali, il pil nel quarto trimestre 2016, deflatore del pil nel quarto trimestre e deflatore consumatori core finale del quarto trimestre.

Continua la crescita del prezzo del petrolio dopo i dati sulle scorte settimanali Usa, che salgono a livello record ma con meno intensità del previsto. Sui mercati asiatici i future sul Light crude salgono di 15 cent a 49,66 dollari e quelli sul Brent crescono di 8 cent a 52,50 dollari al barile. L’oro scivola ancora leggermente: il metallo con consegna immediata viene scambiato a 1251 dollari l’oncia, in lieve calo rispetto a ieri.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close