• 6 Dicembre 2025 17:43

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Il piccolo Adam arriverà in Italia l’11 giugno. Bertolaso: “Ha varie fratture”

Giu 10, 2025

AGI – Il piccolo Adam, il bambino palestinese sopravvissuto a un bombardamento israeliano che ha ucciso i suoi 9 fratellini e il padre, arriverà in Italia l’11 giugno insieme alla madre, alla zia e a quattro cuginetti. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervistato a ‘Il rosso e il nero’ su Radio 1, aggiungendo che Adam e i suoi familiari “verranno curati in Lombardia”.

“Faremo arrivare una cinquantina di persone da Gaza“, ha aggiunto Tajani, ricordando che l’Italia ha accolto il 10% dei palestinesi che hanno lasciato il territorio della Striscia. 

“Le provocazioni non servono a niente”. Ha detto a proposito della vicenda della nave Madleen, intercettata dalle forze israeliane mentre era diretta a Gaza. Tajani ritiene l’iniziativa una “provocazione” e “un’operazione politica” in quanto si tratta di “una nave piccola che non poteva portare grandi aiuti”.

Bertolaso: “Ha varie fratture”

“Ho visto la cartella clinica di Adam e ha fratture alle braccia e lesioni ai nervi, non ustioni”. A dirlo è l’assessore lombardo al Welfare, Guido Bertolaso, parlando di Adam, il bimbo di Gaza (unico sopravvissuto di 10 fratelli a un raid israeliano) che arriverà domani a Milano, assieme ad altri bambini palestinesi, e sarà ricoverato all’ospedale Niguarda di Milano.

“Sarà accompagnato dalla mamma e anche dalla sorella del marito deceduto e dai figli di questa sorella. La mamma ha condizionato l’uscita di Gaza al fatto di poter venire lei stessa e poter portare la sorella con questi altri bambini. Adam lo trasferiremo al Niguarda dove sarà assistito e curato. L’ospedale si occuperà anche dell’accoglienza dei familiari”, ha concluso Bertolaso.

Tajani: “Lo stato palestinese? Prima va ricostruito”

A differenza di altre nazioni, l’Italia al momento non intende riconoscere uno Stato palestinese, pur essendo favorevole a questa prospettiva, in quanto tale Stato non esiste ancora e va prima costruito. Ha spiegato il vicepremier in trasmissione. 

“Che cosa si è ottenuto con il riconoscimento di uno Stato che non esiste? L’effetto contrario. Qual è lo Stato di Palestina? Gaza o la Cisgiordania? l’Anp che non controlla Gaza o Hamas?”, è la riflessione di Tajani, “prima bisogna costruirlo e poi riconoscerlo. Io sono assolutamente favorevole però bisogna prima costruirlo, prima con un cessate il fuoco e poi con la supervisione da parte di un Paese arabo”. Tajani ha quindi ribadito la disponibilità dell’Italia a inviare truppe da inquadrare in una forza di pace.

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