fase 3
La task force guidata da Vittorio Colao ha presentato alla presidenza del consiglio un documento di 121 pagine, con sei macro-obiettivi e sei macro-settori, dal titolo «Iniziative per il rilancio – Italia 2020-2022». Tra le proposte quella di consentire (in deroga temporanea) il rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza almeno per tutto il 2020.
La task force guidata da Vittorio Colao ha presentato alla presidenza del consiglio un documento di 121 pagine, con sei macro-obiettivi e sei macro-settori, dal titolo «Iniziative per il rilancio – Italia 2020-2022». Tra le proposte quella di consentire (in deroga temporanea) il rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza almeno per tutto il 2020.
8 giugno 2020
3′ di lettura
Imprese e lavoro come «motore dell’economia». Infrastrutture e ambiente come «volano del rilancio». Turismo arte e cultura come «brand del Paese». Una Pubblica amministrazione «alleata dei cittadini e imprese». Istruzione, ricerca e competenze «fattori chiave per lo sviluppo». Individui e famiglie «in una società più inclusiva e equa». Sono questi i 6 macro-settori e i 6 corrispondenti obiettivi del piano per la fase 3 che la task force guidata da Vittorio Colao ha presentato alla presidenza del consiglio. «Un’Italia più forte, resiliente ed equa», è l’obiettivo centrale del documento. Tra le proposte chiave, il rinvio per le imprese del saldo imposte 2019 e del primo acconto 2020, l’emersione del lavoro nero e la regolarizzazione del contate derivante da redditi non dichiarati, l’accelerazione dello sviluppo delle reti 5G; gli incentivi al reinsediamento in Italia di attività ad alto valore aggiunto; l’escludesione del ‘contagio Covid-19’ dalla responsabilità penale del datore di lavoro.
Innovazione-rivoluzione verde-inclusione
Il documento di 121 pagine, con sei macro-obiettivi e sei macro-settori, si intitola «Iniziative per il rilancio – Italia 2020-2022”. Tre gli obiettivi trasversali del documento, che compaiono sulla copertina del testo: «digitalizzazione e innovazione; rivoluzione verde; parità di genere e inclusione». Ciascuno dei sei settori prevede sottocapitoli, al quale corrisponde un obiettivo. Le fonti di funding si dividono in “principalmente pubblico”, “principalmente privato” e “no funding”.
Rinviare saldo imposte 2019 e acconto 2020
Rinviare il pagamento dell’imposte sui redditi di giugno-luglio. È una delle proposte più forti contenute nel capitolo «imprese e lavoro motore dell’Economia» del Piano Colao. La proposta chiede di «differire il saldo imposte 2019 e il primo acconto 2020». Sul fronte fiscale viene chiesto di rendere più agevole la compensazione dei debiti con i crediti fiscali, anche con i crediti esigibili verso la Pa.
Due sanatorie, su lavoro nero e contante
Da segnalare anche due proposte di sanatoria nel capitolo ‘imprese e lavoro’. La prima è per l’emersione del lavoro nero che, sulla scorta del decreto Rilancio preveda l’emersione del lavoro irregolare in alcuni settori ma anche un mix di premialità (riduzione della contribuzione), paletti (dichiarazione di assenza di lavoro nero) e sanzioni (in caso di dichiarazioni del falso. Una seconda Voluntary Disclosure riguarderebbe invece l’emersione e la regolarizzazione del contate derivante da redditi non dichiarati con il pagamento di un’imposta sostitutiva e l’obbligo di investimento di una parte dell’ammontare (40-60%) per 5 anni in strumenti di supporto del Paese.
Accelerare sul 5G
Accelerare lo sviluppo delle reti 5G anche prevedendo di escludere l’opponibilità locale quando protocolli nazionali sono rispettati. È quanto indicato nel piano Colao in cui si evidenzia per questo la necessità di «adeguare i livelli di emissione elettromagnetica in Italia ai valori europei, oggi circa 3 volte più alti e radicalmente inferiori ai livelli di soglia di rischio».