• 19 Settembre 2024 22:08

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Il Papa in moschea a Giacarta: “Cristiani e musulmani uniti contro fondamentalismi, guerre e crisi ambientali”  

Set 5, 2024

AGI – “Il fenomeno globale della disumanizzazione è caratterizzato soprattutto da violenze e conflitti diffusi, che spesso provocano un numero allarmante di vittime. È particolarmente preoccupante che la religione sia spesso strumentalizzata in questo senso, causando sofferenze a molti, soprattutto donne, bambini e anziani. Il ruolo della religione, tuttavia, dovrebbe includere la promozione e la salvaguardia della dignità di ogni vita umana“. È il punto 1 della Dichiarazione congiunta “Promuovere l’armonia religiosa per il bene dell’umanita'” firmata da Papa Francesco, dal Grande Imam Nasaruddin Umar alla Moschea ‘Istiqlal’, in Indonesia, durante l’incontro interreligioso. “Come si può vedere dagli eventi degli ultimi decenni, il nostro mondo sta chiaramente affrontando due gravi crisi: la disumanizzazione e il cambiamento climatico”, si legge nella Dichiarazione congiunta. “L’abuso del creato, che è la nostra casa comune, da parte dell’uomo, ha contribuito al cambiamento climatico, comportando conseguenze distruttive come i disastri naturali, il riscaldamento globale e condizioni meteorologiche imprevedibili. L’attuale crisi ambientale è diventata un ostacolo alla convivenza armoniosa dei popoli”.

 

“In risposta a questa duplice crisi, guidati dai nostri rispettivi insegnamenti religiosi e riconoscendo il contributo del principio filosofico indonesiano della ‘Pancasila’, noi, insieme agli altri responsabili religiosi presenti, chiediamo quanto segue: I valori condivisi dalle nostre tradizioni religiose dovrebbero essere promossi efficacemente per sconfiggere la cultura della violenza e dell’indifferenza che affligge il nostro mondo“. In effetti, “i valori religiosi dovrebbero essere orientati alla promozione di una cultura di rispetto, dignità, compassione, riconciliazione e solidarietà fraterna per superare sia la disumanizzazione, sia la distruzione ambientale”.

 

I responsabili religiosi in particolare, si afferma ancora, “ispirati dalle rispettive storie e tradizioni spirituali, dovrebbero collaborare nel far fronte alle crisi suddette, identificandone le cause e adottando azioni appropriate”. In più, “poiché esiste un’unica famiglia umana globale, il dialogo interreligioso dovrebbe essere riconosciuto come uno strumento efficace per risolvere i conflitti locali, regionali e internazionali, soprattutto quelli provocati dall’abuso della religione”. Inoltre, “le nostre credenze e rituali religiosi hanno una particolare capacità di parlare al cuore umano e promuovere cosi’ un più profondo rispetto della dignità umana”. Riconoscendo infine “la necessita’ vitale di un’atmosfera sana, pacifica e armoniosa per servire autenticamente Dio e custodire il creato, invitiamo sinceramente tutte le persone di buona volonta’ ad agire con decisione per preservare l’integrita’ dell’ecosistema e delle sue risorse ereditate dalle generazioni precedenti, che speriamo di trasmettere ai nostri figli e nipoti”, conclude il testo.

 

 

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