AGI – Con una voce non forte ma nemmeno appannata, Papa Bergoglio è tornato oggi a leggere un discorso in pubblico. Lo ha fatto ricevendo i membri della comunità cristiana nigeriana che vive a Roma. Il Pontefice ha indirizzato ai presenti una riflessione durata alcuni minuti, nel corso dei quali solo una volta è apparso affaticarsi sulle parole. Bergoglio ha sottolineato, nel suo ragionamento, “tre elementi: gratitudine, ricchezza nella diversità e dialogo”. “Grazie per tutto quello che fatto e continuate a fare testimoniando il gioioso messaggio del Vangelo. Grazie per i numerosi giovani della vostra comunità che hanno risposto alla chiamata del Signore per il sacerdozio e la vita consacrata”, ha esordito, soffermandosi sul concetto della “ricchezza nella diversità”.
“La diversità di tradizioni e lingue non costituisce un problema, ma è un dono che arricchisce il tessuto della Chiesa e della società”, ha messo in evidenza, “Attenti al pericolo del non essere universali, del chiudersi in un isolamento – mi permetto la parola – tribale. Non bisogna chiudersi nella propria cultura, che è un dono che va offerto”. Ultimo punto la necessità del dialogo: “purtroppo molte regioni mondo conflitti e sofferenze e Nigeria periodo di difficoltà. Invito tutti a favorire il dialogo e ad ascoltarsi a vicenda, senza escludere nessuno: a livello politico sociale e religioso. Vi incoraggio ad essere annunciatori della grande misericordia di Dio operando per la riconciliazione tra i vostri fratelli e sorelle”.