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Corriere NET

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 Il Papa chiede “misericordia per il martoriato popolo ucraino” 

Ago 14, 2022

AGI – “Una misericordia speciale, misericordia e pietà per li martiriato popolo ucraino”: le ha chieste Papa Francesco all’Angelus.

“Un pensiero speciale va ai numerosi pellegrini che oggi si sono radunati nel Santuario della Divina Misericordia a Cracovia, dove vent’anni fa San Giovanni Paolo II fece l’Atto di Affidamento del mondo alla Divina Misericordia”, sono state le parole di Beroglio, “Più che mai vediamo oggi il senso di quel gesto, che vogliamo rinnovare nella preghiera e nella testimonianza della vita. La misericordia è la via della salvezza per ognuno di noi e per il mondo intero. E chiediamo al Signore, misericordia speciale, misericordia e pietà per il martoriato popolo ucraino”.

Somalia, popolazione in pericolo mortale

“Desidero attirare attenzione sulla grave crisi umanitaria che colpisce la Somalia comee alcune zone dei paesi limitrofi. Le popolazioni che già vivono in condizioni molto precarie sono ora pericolo mortale a causa della siccità. Auspico che la comunità internazionale possa rispondere a tale emergenza. La guerra distoglie attenzione e risorse, ma la lotta alla fame esige massimo impegno” come anche la lotta per la salute e l’istruzione. Lo ha detto Papa Francesco all’Angelus.

In Somalia sono quasi 7 milioni le persone colpite dalla siccità, circa il 50% della popolazione. Nel Paese si è insediato da alcune settimane il governo neo eletto, guidato dal Presidente Hassan Sheikh Mohamud, con l’arrivo di numerosi esponenti politici internazionali. Le Nazioni Unite, insieme con il nuovo governo somalo, stanno lanciando appelli per attirare l’attenzione sulla gravissima situazione in corso nel Corno d’Africa e in particolare in Somalia, dove si registra quella che e’ stata definita la peggiore siccita’ degli ultimi 40 anni.

Situazione drammaticamente simile in Etiopia, dove l’insufficienza alimentare e’ aumentata del 80% in 3 mesi. Nel Paese, a causa delle difficolta’ per la raccolta dei dati in Tigray e Afar, non e’ possibile avere numeri esatti, ma nella sola Somali Region, secondo il WFP, il 38,49% della popolazione, pari a 2,6 milioni di persone, hanno un consumo alimentare insufficiente.

“Si tratta della peggiore siccità degli ultimi quarant’anni”, ha dichiarato Mustafa Muhumed Omar, Presidente della Somali Region. “Si stima che un milione di capi di bestiame siano morti. Il bestiame in tutta la regione e’ in cattive condizioni di salute e si prevede che molti altri moriranno a causa dell’aumento delle malattie. Sono urgentemente necessarie campagne di vaccinazione e mangimi per salvare il nucleo riproduttivo”.

È intervenuto anche il primo ministro etiope Abiy con un appello nel quale ha sottolineato la necessità di aumentare la produttività per arrivare all’autosufficienza nel cibo e nei beni di prima necessità.

Il fenomeno del cambiamento climatico sta radicalmente cambiando la vita a milioni di persone. A livello globale si prevede che ogni aumento di 1 C si tradurrà in una riduzione del 20% delle risorse idriche rinnovabili, colpendo un ulteriore 7% della popolazione.

I dati diffusi dall’Autorità intergovernativa per lo sviluppo nel Corno d’Africa (IGAD), il Climate Prediction and Applications Center (ICPAC) nel prossimo mese prevede condizioni piu’ secche del normale su gran parte di Somalia, Etiopia, Gibuti, Eritrea e parti del Sudan meridionale, Kenya nord-orientale, Uganda sud-orientale e Tanzania orientale.

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