AGI – Il palo semaforico sotto al quale venne trovato morto il 19enne di nazionalità egiziana Ramy Elgaml, al termine di un inseguimento dei carabinieri avvenuto la notte del 24 novembre 2024, è stato smantellato e smaltito dall’Amsa, l’azienda dei rifiuti di Milano, come testimoniano le fotografie agli atti dell’inchiesta della procura. E’ quanto si apprende in ambienti investigativi. Dell’esistenza di questo palo aveva più volte chiesto conto ai magistrati l’avvocata Barbara Indovina, che assiste i familiari del giovane passeggero dello scooter guidato da Fares Bouzidi e lungamente inseguito dai carabinieri per non essersi fermato. Secondo la legale, il palo, “elemento fondamentale” da analizzare per ricostruire la dinamica dell’incidente, sarebbe dovuto essere sequestrato nell’imminenza dei fatti. E invece, come ha scritto in una mail dell’8 febbraio scorso l’ingegner Marco Romaniello, incaricato dalla procura di un accertamento cinematico le cui conclusioni saranno consegnate a chi indaga tra un paio di giorni, questo palo “risultava essere stato dismesso da A2A due giorni dopo l’incidente”.