AGI – Shabbar Abbas, il padre di Saman, arriverà a Roma domani nelle prime ore della mattina a Roma Ciampino. Lo comunicano i carabinieri di Reggio Emilia in una nota. È stato quindi respinto l’estremo tentativo del suo legale davanti all’Alta Corte di Islamabad dopo il parere favorevole del governo all’estradizione.
“Una volta espletate le formalità di rito – si legge nel comunicato – sarà portato nella casa circondariale di Roma in attesa della definitiva traduzione presso un carcere emiliano a disposizione dell’autorità giudiziaria di Reggio Emilia”. Si sono recati in Pakistan per prenderlo in consegna “personale del servizio per la cooperazione internazionale di polizia della direzione centrale della polizia criminale insieme ai carabinieri del nucleo investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia” coordinati dalla Procura che lo ritiene uno dei responsabili della morte di Saman assieme alla moglie e ad altri tre familiari.
L’uomo è accusato dell’omicidio della figlia, uccisa e sepolta a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, assieme alla moglie, Nazia Shaeen, al fratello Hasnain Danish, ai nipoti Nomanulhaq Nomanulhaq e Ijaz Ikram.
Nordio: “Un risultato importantissimo”
Il ministro della Giustizia. Carlo Nordio, ha parlato di un “passo in avanti”. “Dopo mesi di richieste e attese – ha aggiunto – il governo di Islamabad ha accolto la richiesta del Ministero della Giustizia per l’estradizione in Italia di Shabbar Abbas, imputato a Reggio Emilia per la barbara uccisione della figlia Saman, sparita da Novellara nella notte del 30 aprile 2021”.
“La consegna all’Italia dell’uomo rappresenta un importantissimo risultato – ha continuato il ministro – frutto di una intensa e proficua collaborazione del Ministero della Giustizia – attraverso in particolare il Dipartimento degli Affari di giustizia – con gli uffici giudiziari di Reggio Emilia, con il Ministero dell’Interno e con il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. Un traguardo quasi insperato, per una procedura estremamente complessa e delicata, dal valore fortemente anche simbolico e dal significato ancor maggiore in assenza di accordi bilaterali di estradizione tra Italia e Pakistan”, ha detto Nordio.
“Voglio per questo ringraziare le autorità pakistane, per aver compreso l’importanza per il nostro Paese di assicurare una piena risposta di giustizia per un delitto che ha sconvolto le nostre coscienze”, ha concluso il ministro.