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Giunta Coni, Malagò commissario di Figc e Serie A?

Feb 1, 2018

giovedì 1 febbraio 2018 10:17

ROMA – Magari la sincrasi non suona: calcio più Coni uguale calconi. Che rimanda per assonananza, però, a parole che in questa vicenda c’entrano eccome: calcioni… calcoli…Ma oggi – riunione dalle ore 15 – è il giorno in cui al Foro Italico si tireranno le somme per indicare i nomi giusti, per altro già noti: saranno Malagò & Fabbricini, sull’asse Roma-Milano, i “commissari” del destino per il rilancio del calcio italico. E con loro, oltre al confermatissimo dg Uva per l’area amministrativa, i sub Costacurta (area tecnica, con delega al Club Italia) e un giurista per l’area delle riforme (forse Giulio Napolitano) nella Capitale, mentre Paolo Nicoletti continuerà a lavorare in via Rosellini. Saranno loro la risposta a cinque cerchi all’implosione avvenuta lunedì a Fiumicino, quella che tre candidati, 267 delegati per 7 componenti, non sono riusciti a evitare. Sarà altresì interessante capire alla fine come e dove il presidente del Coni, sostenuto dalla sua Giunta, deciderà di impegnarsi in prima persona.

LE PAROLE DI MALAGO’: FIGC? SERVE RIPARTIRE. E SUL CT…

Proprio il confronto con i suoi dirigenti più ascoltati sarà decisivo in un senso o in un altro. Perché quello che è maturato nelle ultime 36 ore ha del sorprendente. Malagò infatti ha disegnato un doppio binario su cui lui potesse correre: non solo per il ruolo di commissario della Figc ma anche per quello della Lega di Milano! Una opzione “politica” che ha una spiegazione strategica, sintetizzata nelle sue parole di ieri: «La Figc si sistema se si definisce tutto, e per bene, in Lega di A, dove va completato un percorso che è rimasto fermo». Da qui la voglia di mettersi in gioco nella sfida più complessa, quella che in sintesi dovrebbe portare alla fine dei veti incrociati che hanno spaccato la A, tra riformisti e lotitiani. Mentre cresce la voglia di addio, come testimoniano le parole di Cairo: «Quella di avere una Lega di Serie A staccata dalla Figc come in Inghilterra è un’ipotesi cui bisogna lavorare. Non credo che il commissario arrivi con la bacchetta magica e sistemi tutto». In più, ci sono altre considerazioni da fare: (…)

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