• 6 Dicembre 2025 18:33

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Il miracolo di maggio di San Gennaro si compie a Napoli

Mag 3, 2025

AGI – Il miracolo di maggio di San Gennaro si è compiuto: alle 18.09, nella Basilica di Santa Chiara, il sangue del patrono di Napoli si è sciolto. L’annuncio è stato accolto da un lungo applauso dei fedeli presenti, riuniti per la tradizionale processione che ogni anno si snoda dal Duomo attraverso le strade del centro storico.

Il prodigio si è verificato in un clima di forte emozione. Tantissimi i partecipanti, tra cittadini e turisti, accorsi per assistere al segno ritenuto da molti auspicio di protezione per la città.

Appuntamenti annuali

 

 

Il miracolo di maggio è uno dei tre appuntamenti dell’anno in cui si attende la liquefazione del sangue del Santo, insieme a quello del 19 settembre e al 16 dicembre. La sua ripetizione è tradizionalmente interpretata come segnale positivo per Napoli e i suoi abitanti.

Processione e guida

L’arcivescovo Domenico Battaglia non c’è, è a Roma, chiamato a partecipare al conclave per la successione a Papa Francesco. Così, a guidare la processione del ‘miracolo di maggio’, è monsignor Beneduce. A Napoli la folla che si stringe attorno alle reliquie del santo e a un corteo che sembra non avere fine. Sono le 16.30 quando il busto di San Gennaro lascia il Duomo di Napoli. Tra i membri della Deputazione del Tesoro, c’è il marchese Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, nobile napoletano e volto noto della tradizione culturale e religiosa della città. Presidente del Corpo Internazionale di Soccorso Costantiniano e Capo del Cerimoniale della Deputazione, Sanfelice cammina con passo solenne ma deciso, mentre la folla inonda Spaccanapoli. All’AGI racconta: “È una giornata nefasta. Questa notte abbiamo perso il nostro confratello, il marchese Riccardo Imperiali di Francavilla. Ma oggi, più che mai, siamo qui per servire San Gennaro e Napoli. Questa processione è la nostra missione”.

Il corteo e la fede

 

 

Il corteo, lunghissimo, si snoda dal Duomo fino alla Basilica di Santa Chiara. “La processione oggi misura oltre 650 metri – spiega il marchese – quando le prime statue arriveranno in basilica, noi staremo ancora all’inizio di Spaccanapoli. È impressionante. Questa è fede viva”.

Custodia del sangue del Santo

Ma cosa significa, oggi, custodire il sangue del Santo? “La Deputazione è un patriziato napoletano che dal 1527 ha questo compito – dice – siamo laici, famiglie che si tramandano la responsabilità. Custodiamo le ampolle, abbiamo le chiavi della cassaforte (che custodisce la reliquia, ndr.). E tutto questo lo facciamo da secoli, gratuitamente. È una questione di amore per la città e per il santo”.

 

 

La scena e l’aneddoto

La scena è potente: incenso nell’aria, canti sacri, migliaia di fedeli. E il marchese, con la sua ironia partenopea, ha tempo per un aneddoto: “Due carabinieri non mi riconoscevano. Ho detto loro: ‘Guardate che San Gennaro non dovete proteggerlo voi. Ci penso io. Proteggete me’. Abbiamo riso, ma è la verità: siamo i custodi del miracolo”.

L’identità napoletana e la tradizione

L’identità napoletana passa anche da qui, da una tradizione che resiste alla secolarizzazione. “Se vede questa folla – conclude Sanfelice – capisce che San Gennaro è più vivo che mai. Solo un Papa potrebbe richiamare così tanta gente. E oggi, con il conclave in corso, c’è una coincidenza potente. Ma Napoli ha il suo pastore: e si chiama San Gennaro“.

Nel frattempo, le campane di Santa Chiara suonano. Il corteo entra lentamente nella basilica. Si attende, ancora una volta, il miracolo.

 

 

 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close