AGI – Il mega turnover di Stefano Pioli non viene ripagato e il Milan frena anche in casa del Bologna. Al Dall’Ara finisce 1-1 la sfida valevole per la 30esima giornata, con la rete iniziale di Sansone pareggiata da Pobega.
Neanche Leao e Brahim Diaz, entrati a 20′ dalla fine, sono riusciti a cambiare le sorti dei rossoneri, che raggiungono la Roma a quota 53 punti perdendo la possibilità di riprendersi momentaneamente il terzo posto. Quinto risultato utile di fila invece per la squadra di Thiago Motta, che sale a 44 in classifica agganciando per ora la Juventus.
Sansone gela i rossoneri che rispondono con Pobega
Passano appena 34 secondi dal fischio d’inizio e gli emiliani sbloccano subito le marcature grazie alla zampata di Sansone, che anticipa Kalulu sul cross basso di Posch e infila Maignan sotto la traversa per l’immediato 1-0.
I rossoneri, colpiti a freddo e scesi in campo con una formazione totalmente rimaneggiata rispetto alla sfida di Champions contro il Napoli (solo Maignan confermato), provano a uscire dal guscio con il passare dei minuti: in pochi istanti, a ridosso di metà frazione, ci prova Rebic di testa e poi Florenzi direttamente su punizione, ma in entrambi i casi Skorupski è bravo a dire di no. Al 40′, invece, il portiere rossoblu non può nulla sulla conclusione di Pobega, bravo con il mancino a disegnare la traiettoria vincente per l’1-1.
La ripresa non cambia il risultato
Nella ripresa il match resta molto equilibrato e combattuto, ma nella prima mezz’ora non succede praticamente nulla. Entrando nel quarto d’ora finale il Milan prova ad accelerare i ritmi, dopo diversi cambi operati da Pioli, e nel giro di pochi istanti costruisce due grandi opportunità: prima Rebic mette a lato di un soffio dopo un rimpallo sotto porta, neanche un minuto più tardi invece Pobega calcia di mancino a botta sicura venendo respinto da Lykogiannis. All’84’ ci prova anche Brahim Diaz calciando alto da ottima posizione, mentre a tempo quasi scaduto i rossoneri protestano veementemente per un tocco di mano in area di Lucumì, non punito né dall’arbitro né dal Var.
AGI – Il mega turnover di Stefano Pioli non viene ripagato e il Milan frena anche in casa del Bologna. Al Dall’Ara finisce 1-1 la sfida valevole per la 30esima giornata, con la rete iniziale di Sansone pareggiata da Pobega.
Neanche Leao e Brahim Diaz, entrati a 20′ dalla fine, sono riusciti a cambiare le sorti dei rossoneri, che raggiungono la Roma a quota 53 punti perdendo la possibilità di riprendersi momentaneamente il terzo posto. Quinto risultato utile di fila invece per la squadra di Thiago Motta, che sale a 44 in classifica agganciando per ora la Juventus.
Sansone gela i rossoneri che rispondono con Pobega
Passano appena 34 secondi dal fischio d’inizio e gli emiliani sbloccano subito le marcature grazie alla zampata di Sansone, che anticipa Kalulu sul cross basso di Posch e infila Maignan sotto la traversa per l’immediato 1-0.
I rossoneri, colpiti a freddo e scesi in campo con una formazione totalmente rimaneggiata rispetto alla sfida di Champions contro il Napoli (solo Maignan confermato), provano a uscire dal guscio con il passare dei minuti: in pochi istanti, a ridosso di metà frazione, ci prova Rebic di testa e poi Florenzi direttamente su punizione, ma in entrambi i casi Skorupski è bravo a dire di no. Al 40′, invece, il portiere rossoblu non può nulla sulla conclusione di Pobega, bravo con il mancino a disegnare la traiettoria vincente per l’1-1.
La ripresa non cambia il risultato
Nella ripresa il match resta molto equilibrato e combattuto, ma nella prima mezz’ora non succede praticamente nulla. Entrando nel quarto d’ora finale il Milan prova ad accelerare i ritmi, dopo diversi cambi operati da Pioli, e nel giro di pochi istanti costruisce due grandi opportunità: prima Rebic mette a lato di un soffio dopo un rimpallo sotto porta, neanche un minuto più tardi invece Pobega calcia di mancino a botta sicura venendo respinto da Lykogiannis. All’84’ ci prova anche Brahim Diaz calciando alto da ottima posizione, mentre a tempo quasi scaduto i rossoneri protestano veementemente per un tocco di mano in area di Lucumì, non punito né dall’arbitro né dal Var.