AGI – L’associazione per la difesa di Ansedonia (Ada) esprime grande preoccupazione per il degrado ambientale dell’intera zona circostante la laguna di Orbetello e per le condizioni della balneazione di entrambe le spiagge del litorale: Feniglia e Tagliata Etrusca. Lo fa oggi con una nota dove rilancia l’allarme sulla moria di pesci della laguna.
La spiaggia della Feniglia, adiacente al canale di Ansedonia, è stata invasa, come ampiamente riportato dagli organi di stampa e dai video girati dai bagnanti, dallo sversamento dell’acqua putrida che attraverso il canale sfocia nel mare antistante. Il pompaggio di “mare pulito” a ponente della laguna – si legge nella nota – convoglia naturalmente tutto il putrido proprio verso la zona della spiaggia Feniglia.
La Tagliata Etrusca, invece, è oggetto di continui alternati divieti di balneazione. Ancor prima del disastro della Laguna di Orbetello, il “fosso della Tagliata Etrusca” che si immette proprio nel mare antistante è risultato “fortemente inquinato”, come recentemente documentato dall’Arpat e da Legambiente. Le preoccupazioni dell’Ada sono relative anche alle concentrazioni elevate di Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, rilevate proprio alla foce del Canale della Tagliata “rendendo l’area non idonea alla balneazione” come testualmente indica l’ordinanza del comune di Orbetello (n.132 del 26 giugno2024).
Inquinamento per il quale, le autorità non hanno ancora comunicato quali provvedimenti abbiano intrapreso ovvero intendano intraprendere per eliminarne le fonti e garantire stabilmente la salute dei bagnanti anche nelle acque antistanti la Tagliata Etrusca, scrive l’associazione del documento. L’Ada ricorda che proprio a seguito delle precarie condizioni della balneazione ha notificato il 2 luglio scorso un esposto alla procura di Grosseto e per conoscenza anche agli organi competenti (regione, comune, Arpat e acquedotto del Fiora) chiedendo alla autorità giudiziaria, l’accertamento delle cause che presiedono l’inquinamento microbiologico, danneggiando l’habitat marino e mettendo a rischio la balneazione e la salute dei bagnanti nonché il turismo.