• 21 Novembre 2024 19:24

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Il leader dei monopattini in sharing contro il nuovo codice della strada: “A rischio un intero settore e fino a 3mila posti di lavoro”

Nov 21, 2024

AGI – Una delle novità di sicuro più interessanti del nuovo codice della strada riguarda i monopattini elettrici. La nuova norma prevede infatti che tutti i mezzi dovranno essere dotati di targa, avere l’assicurazione e che i conducenti dovranno indossare il casco. Se si considera l’incredibile boom avuto negli ultimi anni dai servizi di micromobilità in sharing (soprattutto monopattini e biciclette) si capisce che una tale norma rischia di avere effetti importanti in un settore che ha gradualmente colonizzato quasi tutte le città italiane (e che vanta un indotto di tutto rispetto).

Qualche numero può bastare per inquadrare il fenomeno: 43 milioni di viaggi effettuati in Italia nel 2022, 2 milioni di chilometri solo quelli percorsi sui monopattini.

Ma ora? L’obbligo di indossare il caso non condizionerà le ormai consolidate abitudini di milioni di italiani (sia per un tema igienico che logistico)?

 

Andrea Giaretta, vice presidente per Southern and Western Europe and Middle East di Dott, non usa giri di parole parlando con AGI: “Questa normativa andrà ad incentivare la clandestinità, gli incidenti e quindi la mortalità perché come ogni cosa che nasce dalla propaganda non è connessa alla realtà”. 

 

 

Dott è attiva dal 2019 con un parco circolante di circa 15 mila mezzi (9 mila dei quali monopattini) in tutte le principali città italiane (tra le tante Roma, Milano, Monza, Varese, Torino, Padova). Secondo il vice presidente la normativa precedente in vigore del 2021 aveva già trovato la quadra. “Lo sharing era riuscito a portare a zero il numero delle vittime – ha continuato – i monopattini in sharing hanno la velocità limitata a 20km/h, funzionano solo in area urbane delimitate, hanno freni più potenti, ruote maggiorate, frecce. Sono elementi che hanno azzerato il numero degli incidenti gravi. In una situazione di confusione e di norme impossibili da fare applicare si diffonderà un utilizzo sempre più clandestino e non regolare”.

Il tema è quello dell’obbligatorietà del casco (che dovrebbe costringere i costruttori a posizionare un vano porta-casco che rischia di pregiudicare la stabilità del mezzo), dell’rc auto (che non è di così rapida estensione vista una sentenza della Corte Europea che la rende inapplicabile ai mezzi elettrici) e di un aumento di obblighi che rischiano di portare ad un boomerang in termini di sicurezza. 

“Quando il ministro (Salvini, ndr) esalta il caso Parigi che ha eliminato i monopattini si è dimenticato di dire che l’eliminazione degli sharing ha generato un aumento della mortalità perché ognuno si arrangia come può – ha infine concluso – il settore della micromobilità ha un indotto stimato in 70 milioni di euro per il 2023, in 80 milioni per 2024 e in 115 per il 2030. Le nuove norme potrebbero invece portare ad un crollo gli utilizzi del 40% come accaduto in Israele, con una perdita potenziale di 1200/3000 posti di lavoro 1200 e i 3000”. 
 

 

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