AGI – Creare dei ‘parchi canile’ per accogliere gli animali abbandonati e randagi per poter offrire loro una qualità di vita più elevata e, inoltre, rispettare l’ambiente. E’ l’idea contenuta in una proposta di legge presentata al Consiglio regionale del Lazio da Marietta Tidei e Luciano Nobili del gruppo di Italia Viva. “Questa mattina abbiamo depositato al Consiglio regionale del Lazio una proposta di legge che prevede la creazione, sul territorio regionale, dei parchi canili al fine di contrastare il randagismo e migliorare il benessere dei cani durante il loro ricovero e custodia – hanno spiegato Tidei e Nobili – nello spirito della proposta di legge, che andrà a modificare la legge regionale del 21 ottobre 1997 n.34, tali strutture dedicate agli animali abbandonati dovranno essere in grado di fornire, agli stessi, un ambiente di vita consono e una qualità più elevata mediante il rispetto di criteri in grado di favorire la tutela del loro benessere fisiologico, ecologico ed etologico, oltre che a migliorare il rapporto uomo-animale cosi da facilitarne l’adozione”.
I Parchi canili, nel concreto, rappresentano la somma di due progetti, ovvero il “Parco” inteso come verde urbano e periurbano e il “canile” che, coniugati assieme, assolvono ad uno scopo ben preciso: da un lato favorire l’adozione dei cani e il turn over degli animali, dall’altro invece, dare la possibilità ai Comuni, singoli o associati di recuperare i loro spazi verdi, urbani o periurbane, usufruibili ai cittadini quali luoghi di svago e ritrovo.
Il parco canile oltre ad assicurare un maggior comfort per gli animali ospitati, secondo la proposta di legge regionale, e un minor costo in termini di presenza di cemento un minor utilizzo d’acqua per la pulizia, vuol anche garantire da un lato un minor rischio per le falde acquifere stante la cristallizzazione negli strati superficiali del terreno e, inoltre, una maggior frequentazione da parte dei cittadini così da permettere un aumento delle possibilità di adozione per gli animali che costituisce la funzione primaria alla quale e’ deputata la struttura. “Vogliamo ringraziare l’Assessora al Bilancio del Comune di Viterbo Elena Angiani per aver lavorato con noi a questo innovativo testo – hanno aggiunto Tidei e Nobili – considerata l’importanza del tema e le numerose richieste in tal senso che provengono dai territori del Lazio, ci auguriamo che le altre forze politiche possano convergere su tale proposta e che la stessa possa essere incardinata rapidamente in Commissione, per poi giungere in aula per la discussione e il voto finale”.
La proposta di legge prevede che accanto ad alcuni elementi murari e l’area ricovero che dovrà comunque rispettare criteri ben precisi e funzionali al benessere animale, il Parco canile dovrà sviluppare sentieri di passaggio con panchine, zone alberate, spazi sistemati a prato con spazi ludici dedicati ai bambini, aree di educazione dove poter svolgere corsi di pet -terapy da destinare all’esterno, corsi svolti da educatori professionali che aiutino l’animale a recuperare le proprie competenze cognitive e sociali dovute all’abbandono così da permettere all’animale di recuperare l’equilibrio necessario a garantirgli una facile gestione e l’inserimento in famiglia.
La proposta di legge si compone di tre articoli: il primo articolo prevede una modifica dell’articolo 1 della l.r. 34/ 1997 con la previsione dei parchi canili, quali spazi verdi dove sia possibile ricreare un habitat che rispetti le esigenze dell’animale e con la presenza di percorsi aperti al pubblico dove promuovere la corretta relazione con il cane e migliorare il rapporto uomo-cane al fine di facilitarne l’adozione. L’articolo 2, inserisce l’articolo 5 bis, dove vengono specificate le finalità dei Parchi canili e le attività che in esso possono essere svolte, demandando, alla Giunta regionale, la fissazione dei criteri per la loro realizzazione con riferimento alla suddivisione in categorie tra cuccioli, cani anziani, cani adottabili, cani difficilmente adottabili, cani con disturbi di socializzazione; alla superficie di manto erboso utile a creare l’ambientazione di parco pubblico, con percorsi di accesso, panchine e zone ludiche per persone e bambini; alla tipologia di vegetazione utile alla piantumazione che non apporti tossicità agli animali, che non ospiti parassiti e che sia priva di radici orizzontali in grado di danneggiare la struttura; alla tipologia di box per ospitare i cani, le metrature e le relative caratteristiche; alla tipologia dei servizi di accoglienza e assistenza per i cani ospitati ivi compresa quella sanitaria.
I Comuni, singoli o associati, sulla base dei criteri adottati con la deliberazione di Giunta, presentano alla Regione appositi progetti nei quali sono contenute le caratteristiche del parco canile e alla cui realizzazione possono concorrere anche risorse private. L’articolo 3, in fine, modifica l’articolo 26 della l.r. 34/1997, relativamente alla previsione finanziaria, istituendo un apposito capitolo di spesa dove si prevedono risorse pari a 500 mila euro in conto capitale per la realizzazione dei canili ed euro 150 mila in parte corrente per la realizzazione delle attività da realizzare al suo interno. Lazio: pdl per realizzare parchi canile per animali abbandonati.