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Il governo fa la voce grossa con Bruxelles. Salvini: “Vedremo chi avrà la testa più dura” – la Repubblica

Giu 1, 2019

Il giorno dopo il caos della lettera all’Unione europea per rispondere ai rilievi sui conti – preparata dal ministro dell’Economia, sconfessata dai 5Stelle e cambiata in tarda serata – i due vicepremier lanciano dichiarazioni all’insegna del trionfalismo.

Comincia Matteo Salvini: “Sono soddisfatto” della lettera dell’Italia all’Ue “perché ci sono segnali positivi per l’economia italiana e sono convinto che l’Europa rispetterà la nostra volontà di crescere e tagliare le tasse”, ha detto dalla Basilicata, dove è in campagna elettorale. Più tardi aggiunge: “La settimana prossima userò il consenso che voi mi avete dato per dire a Bruxelles: lasciateci lavorare come gli italiani ci chiedono, meno tasse e più lavoro’. E se ci diranno ‘no’ vedremo chi avrà la testa più dura”.

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L’altro vicepremier, Luigi Di Maio, parla su Facebook. Anche lui si mostra compiaciuto per l’esito finale delle convulse trattative sulla lettera: “Ringrazio il ministro Tria per aver provveduto a correggere. Del resto non potevamo accettare altre sforbiciate lacrime e sangue”. Poi allude alla misteriosa manina responsabile della diffusione del primo testo: “Resta da capire a chi sia venuta in mente questa bizzarra idea circolata nelle bozze e se quel passaggio sia stato concordato, politicamente, con qualcuno. Sicuramente non con il Movimento 5 Stelle”. Ma si sa che i 5Stelle accusano Tria di aver scritto tutto con il viceministro della Lega Garavaglia e con lo stesso Salvini”. Infine conclude: “Ora ripartiamo e lavoriamo insieme. L’unica cosa da tagliare sono le tasse ai cittadini”.

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Ma cosa davvero ci aspetta, nel giudizio di Bruxelles, per ora è un’incognita anche se gli umori dei giorni scorsi non promettono niente di buono. Basterà il generico impegno a una revisione della spesa corrente? Un portavoce della Commissione per ora fa sapere: “La Commissione ha ricevuto la lettera di risposta dell’Italia ai rilievi sul debito, e ne ha cominciato l’analisi”. E aggiunge che le conclusioni sul contenuto “finiranno nell’analisi complessiva” del bilancio italiano, cioè il rapporto sul debito, che sarà pubblicato mercoledì prossimo assieme alla raccomandazioni economiche. In ogni caso, anche nell’eventualità di una procedura di infrazione, la decisione dovrà essere successivamente approvata dai ministri delle Finanze dell’Unione che si riuniranno solo il 9 luglio. Ci sarebbero dunque alcune settimane per un eventuale ripensamento.

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Il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti, intanto attacca: La figuraccia di ieri non è degna di un grande Paese come l’Italia e aumenta la sfiducia nel paese”.

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Più criptico il messaggio di Beppe Grillo che – in giorni difficili per il Movimento – twitta: “Ci manca il ‘riavvia’, in questo universo di chiacchiere che iniziamo a confondere con il mondo”.

Ci manca il “riavvia” in questo universo di chiacchiere che iniziamo a confondere con il mondo.

— Beppe Grillo (@beppe_grillo) June 1, 2019

In attesa della risposta di mercoledì, la preoccupazione ora è per la reazione dei mercati, già lunedì prossimo.

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