• 26 Aprile 2024 17:07

Corriere NET

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Il gesto del tomahawk durante la finale di baseball che ha fatto infuriare i nativi americani

Nov 3, 2021

AGI – I Braves di Atlanta hanno vinto le World Series di baseball per la prima volta dal 1995: il successo per 7-0 a Houston sugli Astros che ha chiuso la serie sul 4-2 è stato però macchiato da una nuova polemica con i nativi americani per via del ‘tomahawk chop’, il gesto del braccio usato dai fan dei Braves per alludere all’uso della famigerata ascia da guerra dei guerrieri indiani, simbolo del club.

Migliaia di tifosi che assistevano alla partita dai maxi-schermi al Truist Park, il loro stadio nella città della Georgia, hanno agitato il braccio con in mano le luci dei telefonini o delle torce per creare l’effetto del ‘tomahawk’.

Not sure the tomahawk chop has ever been louder in Atlanta. Love Braves fans going after woke culture. https://t.co/4yD4ChTrdh

— Clay Travis (@ClayTravis)
October 30, 2021

Il gesto tradizionale dei fan era già finito nel mirino dei nativi americani che lo considerano offensivo e razzista. “Nelle nostre discussioni con gli Atlanta Braves abbiamo ripetutamente e inequivocabilmente chiarito la nostra posizione”, ha spiegato il presidente del National Congress of American Indians (NCAI), Fawn Sharp, “i nativi non sono mascotte, e rituali degradanti come il ‘tomahawk chop’ che ci disumanizzano e ci danneggiano non hanno posto nella società americana”. A fine ottobre anche Donald e Melania Trump erano stati criticati per essersi uniti ai tifosi nel ‘chop’ mentre assistevano ad Atlanta a una partite delle World Series.

I nativi americani hanno più volte chiesto alla Mlb, la lega di baseball americano, di proibire questa forma di tifo in quanto denigrerebbe le origini dei nativi americani paragonandoli a dei selvaggi sanguinari. Il club in estate non aveva escluso un provvedimento in questo senso ma i tifosi non ne vogliono sapere di abbandonare il loro gesto tradizionale. Nel football americano, peraltro, c’è il precedente dei Washington Redskins e dei Cleveland Indians che hanno deciso di cambiare il loro nome dopo le proteste delle comunità native.

La città della Georgia può comunque esultare per un nuovo trionfo a livello nazionale tre anni dopo la conquista della Mls Cup nel calcio da parte dell’Atlanta United. Gli Houston Braves avevano riacceso le proprie speranze vincendo gara 5 in trasferta e riportando il fattore campo dalla propria parte, ma gara sei nella citta’ texana non ha avuto storia.

I Braves non hanno fallito il secondo match point e si sono presi il quarto titolo della propria storia, il secondo a distanza di 26 anni da quando portano il nome di Atlanta (1995). Gli altri nel 1914 quando si chiamavano Boston Braves e nel 1957 sotto il nome di Milwaukee Braves. Dopo i primi due inning finiti in parita’ sullo 0-0, e’ salito in cattedra il super battitore Jorge Soler, che con un ‘homerun’ (fuoricampo) clamoroso ha sbloccato il punteggio portando Atalanta sul 3-0 al terzo inning.

Houston non è riuscita a recuperare e nel quinto i Braves hanno allungato, grazie a un altro fuoricampo di Swanson che ha portato la contesa sul 5-0. 

AGI – I Braves di Atlanta hanno vinto le World Series di baseball per la prima volta dal 1995: il successo per 7-0 a Houston sugli Astros che ha chiuso la serie sul 4-2 è stato però macchiato da una nuova polemica con i nativi americani per via del ‘tomahawk chop’, il gesto del braccio usato dai fan dei Braves per alludere all’uso della famigerata ascia da guerra dei guerrieri indiani, simbolo del club.
Migliaia di tifosi che assistevano alla partita dai maxi-schermi al Truist Park, il loro stadio nella città della Georgia, hanno agitato il braccio con in mano le luci dei telefonini o delle torce per creare l’effetto del ‘tomahawk’.

Not sure the tomahawk chop has ever been louder in Atlanta. Love Braves fans going after woke culture. https://t.co/4yD4ChTrdh — Clay Travis (@ClayTravis)
October 30, 2021

Il gesto tradizionale dei fan era già finito nel mirino dei nativi americani che lo considerano offensivo e razzista. “Nelle nostre discussioni con gli Atlanta Braves abbiamo ripetutamente e inequivocabilmente chiarito la nostra posizione”, ha spiegato il presidente del National Congress of American Indians (NCAI), Fawn Sharp, “i nativi non sono mascotte, e rituali degradanti come il ‘tomahawk chop’ che ci disumanizzano e ci danneggiano non hanno posto nella società americana”. A fine ottobre anche Donald e Melania Trump erano stati criticati per essersi uniti ai tifosi nel ‘chop’ mentre assistevano ad Atlanta a una partite delle World Series.
I nativi americani hanno più volte chiesto alla Mlb, la lega di baseball americano, di proibire questa forma di tifo in quanto denigrerebbe le origini dei nativi americani paragonandoli a dei selvaggi sanguinari. Il club in estate non aveva escluso un provvedimento in questo senso ma i tifosi non ne vogliono sapere di abbandonare il loro gesto tradizionale. Nel football americano, peraltro, c’è il precedente dei Washington Redskins e dei Cleveland Indians che hanno deciso di cambiare il loro nome dopo le proteste delle comunità native.
La città della Georgia può comunque esultare per un nuovo trionfo a livello nazionale tre anni dopo la conquista della Mls Cup nel calcio da parte dell’Atlanta United. Gli Houston Braves avevano riacceso le proprie speranze vincendo gara 5 in trasferta e riportando il fattore campo dalla propria parte, ma gara sei nella citta’ texana non ha avuto storia.
I Braves non hanno fallito il secondo match point e si sono presi il quarto titolo della propria storia, il secondo a distanza di 26 anni da quando portano il nome di Atlanta (1995). Gli altri nel 1914 quando si chiamavano Boston Braves e nel 1957 sotto il nome di Milwaukee Braves. Dopo i primi due inning finiti in parita’ sullo 0-0, e’ salito in cattedra il super battitore Jorge Soler, che con un ‘homerun’ (fuoricampo) clamoroso ha sbloccato il punteggio portando Atalanta sul 3-0 al terzo inning.
Houston non è riuscita a recuperare e nel quinto i Braves hanno allungato, grazie a un altro fuoricampo di Swanson che ha portato la contesa sul 5-0. 

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