AGI – Alla stupidità umana non c’è mai limite. E neanche agli episodi di razzismo, soprattutto nel mondo sempre più malato del calcio. L’ultimo protagonista ad aver subito attacchi vergognosi è Moise Kean, attaccante della Fiorentina e della nazionale italiana. Uno dei giocatori più importanti del nostro campionato che, dopo aver vissuto alcune stagioni difficili, è rinato a Firenze, con la maglia viola, segnando caterve di gol e contendendo a Retegui il titolo di capocannoniere.
La doppia sfida tra Inter e Fiorentina, una vittoria per parte, ha scatenato gli istinti più bestiali dei tifosi. Dopo la vittoria dei toscani per 3-0 nel recupero infrasettimanale, ieri si è giocato ‘il ritorno’, a San Siro, terminato 2-1 per i nerazzurri. E se nella prima partita la stella di Kean aveva brillato con una doppietta, nella seconda partita tutta la squadra viola ha fatto più fatica, arrendendosi a un’avversaria determinata ad accorciare le distanze in classifica dalla capolista Napoli. Ma un ‘terzo tempo’, stavolta senza fair play, si è giocato sui social, online, contro l’attaccante azzurro.
Il razzismo su Instagram
Moise Kean ha denunciato pubblicamente su Instagram, non oscurando nomi, cognomi e profili in varie stories, i messaggi privati inviati dai pseudotifosi che lo hanno insultato per il colore della sua pelle, per le sue movenze in campo, per il suo modo di esultare ballando. Dai soliti e spregevoli paragoni con le scimmie agli insulti impregnati di parolacce e odio gratuito. Una masnada di codardi hanno sfogato la loro stupidità sui social, pensando di rimanere impuniti.
Kean, invece, con estremo coraggio ha postato pubblicamente i loro volti e i loro nomi dimostrando quanto lavoro ci sia ancora da fare sul razzismo da tifo in Italia. Decidendo di denunciare l’accaduto, affinché i colpevoli di questi atti scontino il prezzo delle loro azioni, Kean ha chiesto a tutti noi di fare un passo in avanti, parlando ancora una volta della gravità di questo fenomeno. Una scelta importante che mette ancora in risalto le difficoltà che abbiamo per debellare un fenomeno assai diffuso, negli stadi come sulle piattaforme online.
La denuncia della Fiorentina
La società toscana non è rimasta altresì indifferente agli attacchi subiti dal suo giocatore. Ha voluto, anzi, tutelarlo facendo partire diverse denunce alle autorità competenti in modo da individuare i responsabili di questi attacchi.
“La società viola e tutto il club esprimono la propria vicinanza a Moise Kean – si legge su una nota pubblicata sui canali ufficiali X della Fiorentina -, vittima sui social media, al termine della partita disputata contro l’Inter a Milano, di pesanti attacchi a sfondo razzista. Gli autori di tali gesti sono stati segnalati alle autorità competenti”.
AGI – Alla stupidità umana non c’è mai limite. E neanche agli episodi di razzismo, soprattutto nel mondo sempre più malato del calcio. L’ultimo protagonista ad aver subito attacchi vergognosi è Moise Kean, attaccante della Fiorentina e della nazionale italiana. Uno dei giocatori più importanti del nostro campionato che, dopo aver vissuto alcune stagioni difficili, è rinato a Firenze, con la maglia viola, segnando caterve di gol e contendendo a Retegui il titolo di capocannoniere.
La doppia sfida tra Inter e Fiorentina, una vittoria per parte, ha scatenato gli istinti più bestiali dei tifosi. Dopo la vittoria dei toscani per 3-0 nel recupero infrasettimanale, ieri si è giocato ‘il ritorno’, a San Siro, terminato 2-1 per i nerazzurri. E se nella prima partita la stella di Kean aveva brillato con una doppietta, nella seconda partita tutta la squadra viola ha fatto più fatica, arrendendosi a un’avversaria determinata ad accorciare le distanze in classifica dalla capolista Napoli. Ma un ‘terzo tempo’, stavolta senza fair play, si è giocato sui social, online, contro l’attaccante azzurro.
Il razzismo su Instagram
Moise Kean ha denunciato pubblicamente su Instagram, non oscurando nomi, cognomi e profili in varie stories, i messaggi privati inviati dai pseudotifosi che lo hanno insultato per il colore della sua pelle, per le sue movenze in campo, per il suo modo di esultare ballando. Dai soliti e spregevoli paragoni con le scimmie agli insulti impregnati di parolacce e odio gratuito. Una masnada di codardi hanno sfogato la loro stupidità sui social, pensando di rimanere impuniti.
Kean, invece, con estremo coraggio ha postato pubblicamente i loro volti e i loro nomi dimostrando quanto lavoro ci sia ancora da fare sul razzismo da tifo in Italia. Decidendo di denunciare l’accaduto, affinché i colpevoli di questi atti scontino il prezzo delle loro azioni, Kean ha chiesto a tutti noi di fare un passo in avanti, parlando ancora una volta della gravità di questo fenomeno. Una scelta importante che mette ancora in risalto le difficoltà che abbiamo per debellare un fenomeno assai diffuso, negli stadi come sulle piattaforme online.
La denuncia della Fiorentina
La società toscana non è rimasta altresì indifferente agli attacchi subiti dal suo giocatore. Ha voluto, anzi, tutelarlo facendo partire diverse denunce alle autorità competenti in modo da individuare i responsabili di questi attacchi.
“La società viola e tutto il club esprimono la propria vicinanza a Moise Kean – si legge su una nota pubblicata sui canali ufficiali X della Fiorentina -, vittima sui social media, al termine della partita disputata contro l’Inter a Milano, di pesanti attacchi a sfondo razzista. Gli autori di tali gesti sono stati segnalati alle autorità competenti”.