Roma, tutti i tamponi negativi: riprendono gli allenamenti a Trigoria
Sarà diesse ma non solo: nella qualifica è compresa la supervisione dell’area sportiva, dalla prima squadra al settore giovanile, ragione per cui non sono previsti altri innesti all’interno del club, oltre a Scalera naturalmente. Il suo incarico comincerà dal prossimo 1 gennaio, anche se è ancora in dubbio il suo sbarco per gli inizi del nuovo anno. Il dirigente (insieme al calciatore Pizzi) è infatti risultato positivo al Covid lo scorso 22 novembre (ieri altri due giocatori contagiati), costringendolo a saltare il giorno dopo la Supercoppa di Portogallo persa dal suo Benfica contro il Porto (al suo posto è andato in panchina il direttore tecnico Luisao) e l’ultimo impegno della squadra contro il Portimonense, il prossimo 29 dicembre.
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Tiago Pinto, che ha sintomi lievi, sarà costretto all’isolamento fino all’ultimo giorno del 2020, intanto sta portando avanti diverse procedure di licenziamento dal Benfica e assunzione con la Roma: se dovesse negativizzarsi potrà sbarcare nella Capitale nei primi giorni di gennaio, altrimenti sarà costretto a lavorare in smart working dalla sua casa a Lisbona. È fuori da ogni dubbio però la sua voglia di cominciare a pianificare le strategie per la sua nuova squadra: il portoghese ha già studiato diverse mosse di mercato, oltre ovviamente a lavorare sui rinnovi di contratto di alcuni giocatori come Mkhitaryan, Mirante e Ibanez. Chi conosce Pinto lo racconta come euforico e ansioso di poter mettere piede a Trigoria per cominciare il nuovo lavoro. Ha cominciato a studiare l’italiano, si sente quotidianamente con Fonseca e il suo staff in conferencecall e non vede l’ora di poter partire per Roma: vuole giocarsi al meglio la sua chance all’estero e riuscire a far bene anche in questa nuova parentesi della sua carriera.