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Corriere NET

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Uno show da Maximum Security

Feb 29, 2020

C’era una sicurezza massima, per questa prima edizione della Saudi Cup a Riyadh: ovvero che per 20 milioni di dollari, per la corsa più ricca del mondo, sarebbero andati in pista i migliori specialisti del dirt, ovvero di quella sabbia che invece in Italia viene utilizzata solo negli ippodromi minori per le corse di minima. E allora è stato quasi inevitabile che la vittoria sia andata a Maximum Security, un nomen omen di favorito, capace di scansare gli zig-zag di Mucho Gusto in retta d’arrivo. O meglio: è stato bravo e lucido il suo fantino, il 27enne panamense Luis Saez, a scansare il collega Irad Ortiz jr, che con il vincitore della Pegasus Cup prima ha allargato verso l’esterno e poi s’è ributtato all’interno dopo che il rivale aveva deciso di passarlo da quella parte. Maximum Security però ha tirato dritto verso il traguardo e l’ha passato con tre quarti di lunghezza su Midnight Bisou, finita a bomba da posizione arretrata. Più dietro Benbatl per una testa toglieva anche il terzo posto a Mucho Gusto, questo presto in avanti lungo il percorso dopo aver sopravanzato Capezzano e North America.

Il vincitore, allenato da Jason Servis, è in comproprietà tra i coniugi statunitensi Gary e Mary West e il colosso irlandese Coolmore. Con questo successo, davvero non verrà più ricordato soprattutto come il cavallo retrocesso al 17º posto e privato a tavolino del trionfo nel Kentucky Derby 2019 per un allargamento sulla curva finale. Unica macchia in una carriera che fin qui nelle altre nove corse comprende otto vittorie (ci sono anche quelle nel Florida Derby, nelle Haskell Invitational Stakes, nel Bold Ruler Handicap e nel Cigar Mile) e un secondo posto. Per Maximum Security s’è rinnovata la cabala della gabbia di partenza numero 7: l’aveva ricevuta in sorte nel Florida Derby, nel Kentucky Derby, nelle Haskell Invitational Stakes, e se l’è ritrovata anche in questa Saudi Cup.

Ovviamente per Maximum Security, come per gli sconfitti, ora ci sarebbe l’opzione Meydan per la Dubai World Cup del 28 marzo. Ma qualcosa in merito si saprà solo oggi, dopo una “conference call” tra i soci del cavallo e il trainer Servis.

LE ALTRE CORSE – Nelle altre corse del Saudi Cup Day, Lanfranco Dettori ha lasciato il segno da outsider con Dark Power, allenato in Bahrain, tra i velocisti dell’STC 1351 Sprint (1.000.000 $, m. 1351), nel quale ha pizzicato proprio sul traguardo Mubtasim, pagando quasi 28/1 al tot italiano e addirittura 66/1 dai bookmaker britannici. Quarto posto per Speak In Colours, il grigio allevato dalla Scuderia Archi Romani.

I cavalli provenienti dal Bahrain hanno colpito anche nella Mohamed Yousuf Naghi Motors Cup (1.000.000 $, m. 2100), con Port Lions che ha beffato per una testa la favoritissima Deirdre. I giapponesi si sono rifatti con Full Flat nel Saudi Derby (800.000 $, m. 1600 dirt), bandierina inglese nel Longines Turf Handicap (2.500.000 $, m. 3000) con Call The Wind che però è allenato in Francia da Freddy Head.

Saudi Cup (20.000.000 $, m. 1800 dirt): 1. Maximum Security (L. Saez), 2. Midnight Bisou, 3. Benbatl, 4. Mucho Gusto. Distacchi: 3/4 – 2 – testa. Tot. in Italia 2,90 1,51 3,58 2,33 (23,44) Trio 275,32.

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