giovedì 1 settembre 2016 12:47
FIRENZE – “C’è chi definisce triste il nostro mercato? Avevamo determinati obiettivi da raggiungere, tecnici ma soprattutto economici e ci siamo riusciti seguendo con coerenza e sacrificio tutte le linee-guida”. Così il direttore generale dell’area tecnica della Fiorentina Pantaleo Corvino commenta la conclusione del mercato viola, composto da ben 55 operazioni tra entrate e uscite. “Dovevamo rimettere a posto lo squilibrio tecnico con molti elementi che costituivano una ‘zavorra’, rientrare nel fair play finanziario, mantenere i migliori e inserire alternative funzionali per il presente e soprattutto per il futuro – ha continuato Corvino –. Con il mio lavoro, quello del ds Freitas, dei nostri collaboratori e con lo sforzo della proprietà che ha rifiutato per molti giocatori grosse offerte, penso che ci siamo riusciti. Non deluderemo chi crede in noi e anche con Sousa c’è stata condivisione su tutto: io mi fido di lui sul campo e lui si fida di me fuori. L’unico giocatore che ho dovuto prendere senza che lui lo valutasse è stato l’ultimo, Maxi Olivera, anche perchè la cessione di Alonso al Chelsea è maturata all’ultimo momento“. Un’offerta che frutterà 27 milioni di euro e per questo definita dallo stesso Corvino “Irrinunciabile: l’avessi rifiutata avreste detto che ho perso di lucidità“.