Le dichiarazioni di Rocchi su Fonseca, Maresca e Var
Continuando a parlare della discussa partita disputata ieri all’Olimpico, Rocchi ha aggiunto: “Cosa direi a Fonseca? Così come tutta la Roma, è una persona disponibilissima: per me nel primo tempo ha protestato per delle decisioni meno sbagliate di quanto pensasse – ha sottolineato l’ex direttore di gara fiorentino, oggi interlocutore tra l’Aia e le società – Affrontare così un arbitro a fine primo tempo può portare a delle conseguenze: capisco la reazione di Fonseca, ma bisognerebbe essere più freddi perché trovano l’arbitro, un professionista, che è sotto stress, si sente invaso nel proprio spazio e reagisce con un rosso, che è condivisibile. E la stessa considerazione potrei girarla all’arbitro, che ha di fronte un professionista in difficoltà e sotto stress. L’allenatore avrebbe potuto anche trovare una persona più comprensiva?”. Poi è stata affrontata la questione Var: “È molto importante ma bisogna intenderci sull’obiettivo che si pone: se si pensa porti a zero errori dell’arbitro, allora è un fallimento. Se invece l’obiettivo è ridurre drasticamente l’errore e dare la possibilità all’arbitro di rivedere per correggerlo, allora è un successo straordinario. Vorrei passasse un concetto: non e’ che se un calciatore sbaglia un rigore o un gol clamoroso diventa un brocco. E così è per l’arbitro, che non diventa scarso perché commette un errore: il suo sbaglio deve essere di scuola per i colleghi e bisogna capire perché ha sbagliato. Quando una decisione dell’arbitro è spiegata nel suo percorso, è più facile comprenderla, mentre il silenzio è la scelta più errata. Io ho sempre pensato che il compito principale dell’arbitro sia tutelare la salute del calciatore: bisogna essere severi perché molti interventi possono procurare un infortunio. Var in Serie B nel girone di ritorno? Attualmente credo proprio di no, ma per i play-off invece sì”.