di Alessandro Vocalelli
giovedì 3 maggio 2018 08:15
È finita con un pubblico fantastico e con un’altra ingiustizia, tra le polemiche e due rigori negati (con mancata espulsione) che condannano una Roma splendida, infinita, in grado di sfiorare un’impresa da leggenda. È finita così, in uno stadio che è stato bello vivere per apprezzarne il calore immenso, con una vittoria per 4-2 e senza la finale di Kiev per colpa dell’arbitro Skomina, che in una partita elettrica ha avuto un peso enorme: abbagli che si sommano a quelli che ad Anfield erano costati ai giallorossi due gol irregolari, il 2-0 di Salah per un fallo precedente commesso su Strootman e il 3-0 di Mané per fuorigioco.
Nonostante i torti e quel viaggio in Ucraina che faranno il Real e il Liverpool, restano i meriti legittimi di una Roma organizzata e sfrontata, protagonista in Europa con il suo gioco e i suoi schemi: un’impronta brillante che Di Francesco ha saputo garantirle senza scivolare mai in soggezione davanti a nessuno. Coraggio, ritmo, un calcio emozionante che ha permesso ai giallorossi di battere il Chelsea di Conte, di eliminare nella fase a gironi l’Atletico Madrid di Simeone, di ribaltare in una notte speciale il Barcellona di Messi e di superare con un 4-2 il Liverpool, imbattuto in Europa fino a ieri sera. Una Roma che esce a testa altissima, per una svista e un’irregolarità, da questa Champions, dopo aver raccolto applausi e consensi, trascinandosi rimpianti per la mancata finale di Kiev. Una partita quasi perfetta, rovinata come detto dall’arbitro. La Roma ha messo in difficoltà la squadra di Klopp. Si è presentata con facilità in area, ha tenuto sotto pressione gli inglesi.
Nonostante la strada in salita, la Roma ha avuto la forza di reagire a ogni contraccolpo psicologico, continuando a macinare chilometri con lo stesso cuore e la stessa adrenalina dei suoi tifosi, in grado di creare un connubio straordinario con questa squadra e una società che merita elogi per questa fantastica avventura europea. La gente non ha solo riempito lo stadio, firmando un incasso da record, ma ha soprattutto garantito ai giallorossi un altro pieno d’amore.
C’è la qualità per ripartire di slancio, per costruire una Roma ancora più competitiva. I soldi della Champions rappresentano una fonte speciale per blindare i pezzi pregiati di questo gruppo e per pianificare qualche colpo che consenta ai giallorossi di compiere un ulteriore salto di qualità in Italia e all’estero, perché la Roma può già contare su una base importante, come dimostrano le vittorie ottenute contro il Chelsea, il Barcellona e il Liverpool. Lo spettacolo non è finito ieri sera, con gli errori dell’arbitro.