Guido D’Ubaldo e Roberto Maida
giovedì 4 gennaio 2018 08:15
ROMA – Il caso Nainggolan apre il dibattito alla Roma. Ieri Monchi, dopo aver trascorso il Capodanno in Spagna, appena rientrato a Trigoria ha tenuto a rapporto la squadra. Il direttore sportivo, entrato al Bernardini già alle 7.50 del mattino, ha fatto un discorso molto duro, ha fatto riferimento ai comportamenti, fuori e dentro al campo, senza chiamare in causa espressamente Nainggolan, a cui comunque è stata notificata una multa pesantissima: il massimo previsto dal regolamento interno, cioè circa il 30 per cento dello stipendio mensile. La cifra supererebbe dunque i 100.000 euro. Monchi ha detto che si aspetta di vedere che la squadra dimostri di avere una mentalità vincente. Un discorso legato al momento sportivo e non un processo a Nainggolan. «Non c’è stata una partita che la Roma non poteva vincere», il pensiero del dirigente. Le critiche non hanno riguardato Di Francesco. Anzi, Monchi vuole difendere la bontà del lavoro dell’allenatore. Il direttore sportivo ha intravisto comportamenti che vuole correggere, in campo e fuori.
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