Le polemiche sul caso Sea Watch si spostano in Parlamento. Oggi, nell’ambito delle audizioni davanti alle commissioni Affari costituzionali e giustizia della Camera per la conversione in legge del decreto sicurezza bis, avrebbero dovuto essere sentiti anche i rappresentanti della Sea-Watch insieme a quelli delle altre Ong. Ma dopo le proteste del sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, indignato per la convocazione “di fuorilegge criminali”, l’invito alla Sea Watch è stato revocato ieri sera in extremis. E questa mattina le altre associazioni per solidarietà hanno deciso di disertare.

Sea-watch, così il gip smonta il Decreto sicurezza: “Non può essere applicato a chi salva naufraghi”
di ALESSANDRA ZINITI
“Il Tavolo Asilo, considerata l’esclusione ingiustificata della Sea Watch dall’audizione parlamentare odierna sul DL Sicurezza Bis – si legge in una nota – non prenderà parte all’audizione e parteciperà ad un incontro pubblico oggi per esprimere le proprie valutazioni sul DL oggetto dell’audizione”.
Stessa scelta fatta dalle ong che si occupano di SAR Msf, Open Arms e Mediterranea. “L’attacco a Sea Watch, la criminalizzazione della solidarietà, è un attacco a tutte le organizzazioni che si occupano di tutela e promozione dei diritti ed è per questo inaccettabile. Questa maggioranza sta usando metodi da Democratura come farebbe Putin, Erdogan o Al Sisi. Per noi è inaccettabile l’esclusione di Sea Watch e per questo abbiamo deciso di non andare e di parlare in una audizione pubblica organizzata da noi oggi invitando giornalisti e parlamentari”.