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Il cambio gratta, perché e come risolverlo

Ago 28, 2024

La fastidiosa sensazione di un cambio che “gratta” durante la cambiata può essere più di un semplice fastidio. Può indicare un problema al cambio che, se ignorato, può portare a danni costosi e compromettere la sicurezza alla guida. Conoscere le cause più comuni del cambio che gratta e le possibili soluzioni pratiche può mantenere il veicolo in perfetta efficienza.

Comprendere il funzionamento del cambio per risolvere il problema

Il cambio è un componente essenziale della vostra auto, responsabile di adattare la potenza del motore alle diverse condizioni di guida. La “grattata” si verifica quando l’innesto delle marce non avviene in modo fluido. Per risolvere questo problema, è fondamentale capire come funziona il cambio e quali sono i suoi componenti principali:

albero primario e secondario: questi alberi, dotati di ingranaggi, sono responsabili della trasmissione del moto dal motore alle ruote. L’albero primario riceve la potenza dal motore, mentre l’albero secondario la trasmette alle ruote attraverso il differenziale;
sincronizzatori: immaginateli come degli anelli conici che agiscono come “mediatori” tra gli ingranaggi, sincronizzando la loro velocità di rotazione durante il cambio marcia. Questo permette un innesto fluido e silenzioso;
frizione: componente che permette di separare momentaneamente il motore dal cambio, consentendo di cambiare marcia senza danneggiare gli ingranaggi. È azionata dal pedale della frizione;
olio del cambio: lubrifica e protegge i componenti del cambio, riducendo l’attrito e l’usura. Ogni modello di cambio richiede un tipo specifico di olio con una viscosità adeguata, quindi è fondamentale utilizzare il lubrificante corretto raccomandato dal produttore.

Le cause più comuni del cambio che gratta: diagnosi e rimedi

Questo problema può avere diverse origini. Ecco alcune delle cause più comuni e le possibili soluzioni:

olio del cambio usurato o insufficiente: con il tempo e l’utilizzo, perde le sue proprietà lubrificanti e può causare un aumento dell’attrito tra gli ingranaggi, rendendo difficile l’innesto delle marce. Un livello basso dell’olio può avere lo stesso effetto. Controllare regolarmente il livello dell’olio e sostituirlo secondo gli intervalli di manutenzione previsti è fondamentale per prevenire questo problema;
sincronizzatori usurati o danneggiati: responsabili dell’allineamento della velocità degli ingranaggi durante il cambio marcia, sono soggetti a usura. Se danneggiati, possono causare difficoltà nell’innesto delle marce e la caratteristica “grattata”. La sostituzione dei sincronizzatori richiede l’intervento di un meccanico qualificato e può essere un’operazione costosa, poiché implica lo smontaggio e apertura del cambio;
frizione usurata o danneggiata: svolge un ruolo cruciale nel cambio marcia, separando il motore dal cambio. Se usurata o danneggiata, può causare difficoltà nell’innesto delle marce e la comparsa della “grattata”. Sintomi comuni di una frizione usurata includono un pedale duro o spugnoso, slittamento della frizione (il motore accelera ma l’auto non prende velocità) e difficoltà a inserire la prima marcia o la retromarcia;
cavo della frizione danneggiato o regolato male: nei veicoli con frizione a cavo, un cavo danneggiato o regolato male può compromettere il corretto funzionamento della frizione, rendendo difficile il cambio marcia. In questo caso, è necessario riparare o regolare il cavo;
tecnica di guida scorretta: cambiare marcia troppo velocemente, senza premere a fondo la frizione o rilasciare troppo rapidamente il pedale può causare la “grattata”, anche se il cambio è in buone condizioni;
altri problemi meccanici: in alcuni casi, il cambio che gratta può essere sintomo di problemi più gravi, come danni agli ingranaggi, ai cuscinetti o all’albero di trasmissione. Una diagnosi accurata da parte di un meccanico qualificato è essenziale per identificare e risolvere questi problemi.

Quando il cambio ha bisogno di attenzione

Oltre alla “grattata”, altri sintomi possono indicare un problema al cambio:

difficoltà nell’innesto delle marce: se si riscontra resistenza o difficoltà nell’inserire le marce, anche con la frizione completamente premuta, potrebbe indicare un problema al cambio, alla frizione stessa o al sistema di azionamento della frizione. Quest’ultimo può essere di tipo idraulico (con pompa e cilindro ricevitore) o meccanico (con cavo);
rumori anomali provenienti dal cambio: ronzio o sferragliamento durante la guida o quando si preme e rilascia il pedale della frizione, possono indicare un problema meccanico all’interno del cambio;
perdita di olio del cambio: una perdita di olio può causare un funzionamento scorretto del cambio e danni permanenti se non viene affrontata tempestivamente. Controlla regolarmente il livello dell’olio e cerca eventuali macchie sotto l’auto;
pedale della frizione duro o spugnoso: se si riscontrano queste problematiche può indicare un problema con lo spingidisco della frizione o problemi al cilindro maestro montato sul pedale della frizione.

Sostituire il cambio o la frizione: le opzioni disponibili

Se la diagnosi del meccanico indica la necessità di sostituire il cambio o la frizione, si presentano diverse opzioni, ciascuna con i propri vantaggi e svantaggi in termini di costi e prestazioni:

Cambio:

nuovo: la soluzione più costosa, ma garantisce la massima affidabilità e durata. Un cambio nuovo è fornito direttamente dal produttore dell’auto ed è coperto da garanzia;
revisionato: opzione più economica rispetto al nuovo, un cambio revisionato è stato smontato, pulito, riparato e testato da un’azienda specializzata. Offre un buon compromesso tra costo e affidabilità, spesso con una garanzia inclusa;
usato: più economica, ma anche la più rischiosa. Un cambio usato può provenire da un’auto incidentata o rottamata e non c’è garanzia sulla sua durata o sulle sue condizioni interne. È consigliabile acquistare un cambio usato solo da un venditore affidabile e con una garanzia, anche se limitata.

Frizione:

originale: prodotta dallo stesso produttore dell’auto e garantisce la massima compatibilità e prestazioni. Tuttavia, è anche l’opzione più costosa;
concorrenza o equivalente: prodotta da aziende specializzate nel settore aftermarket, una frizione di concorrenza può offrire un buon compromesso tra costo e qualità. È importante scegliere un marchio affidabile e verificare la compatibilità con il proprio veicolo.

Manutenzione per mantenere un cambio efficiente

La manutenzione preventiva e la giusta tecnica di guida è fondamentale per evitare problemi al cambio e prolungare la durata. Seguendo questi semplici consigli, puoi garantire una vita più lunga e un funzionamento ottimale del tuo cambio:

cambiare l’olio del cambio secondo gli intervalli raccomandati dal produttore. L’olio del cambio si degrada nel tempo e perde le sue proprietà lubrificanti, aumentando l’attrito e l’usura dei componenti, consigliabile farlo ogni 60000 km;
evitare di cambiare marcia troppo velocemente o bruscamente. Cambi marcia bruschi sottopongono i sincronizzatori a stress eccessivo, accelerando l’usura;
premere a fondo la frizione prima di cambiare marcia. Questo assicura una completa separazione tra motore e cambio, facilitando l’innesto delle marce;
rilasciare la frizione gradualmente dopo aver innestato la marcia. Un rilascio troppo rapido può causare strappi e usura prematura della frizione o dello spingidisco;
evitare di tenere il piede sulla frizione quando non è necessario. Questa abitudine può causare surriscaldamento e usura prematura della frizione;
far controllare periodicamente il cambio da un meccanico qualificato. Un controllo periodico può identificare eventuali problemi in fase iniziale, consentendo una riparazione tempestiva ed evitando danni più gravi.

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