AGI – In Spagna si inasprisce lo scontro sulle mancate dimissioni del presidente della Federcalcio, Luis Rubiales, per il bacio sulle labbra alla calciatrice Jenni Hermoso. Dopo che le giocatrici della Roja hanno minacciato di non scendere più in campo se non ci sarà un avvicendamento ai vertici della Rfef, la Federazione ha contrattaccato.
In un comunicato ha replicato alle parole di Hermoso che ha negato che il bacio fosse consensuale, come affermato da Rubiales, preannunciando “tutte le cause legali che saranno necessarie a difesa dell’onorabilità del presidente”.
In una nota corredata da un video della premiazione dopo la finale dei mondiali femminili vinta dalle Furie Rosse a Sydney il 20 agosto, si analizzano le varie sequenze della premiazione, compreso il fatto che la Hermoso abbraccia Rubiales sollevandolo da terra, per desumere che vi fosse consenso al successivo bacio sulle labbra.
Calciatrici in sciopero
La Rfef ha inoltre ricordato che “accettare la convocazione in Nazionale è un obbligo per i tesserati”, dopo che proprio Hermoso si è unita allo sciopero di massa delle giocatrici spagnole della nazionale. In un comunicato diffuso dal sindacato delle calciatrici Futpro, Hermoso e altre 80 giocatrici hanno dichiarato che non accetteranno nessuna convocazione in nazionale “se non cambierà l’attuale leadership” della Rfef.
Hermoso ha anche denunciato di essere stata “continuamente sotto pressione” per rilasciare una dichiarazione che giustificasse l’atto di Luis Rubiales. “La Federazione calcistica della Spagna”, ha dichiarato l’atleta, “ha fatto pressioni sul mio ambiente (famiglia, amici, colleghi…) affinché dessi una testimonianza che aveva poco o niente a che fare con i miei sentimenti”.
Rubiales al contrattacco
Venerdì Rubiales aveva annunciato che non intende dimettersi ed era passato al contrattacco denunciando il “falso femminismo” che a suo dire “non cerca la verità” e parlando di “un tentato omicidio sociale” nei suoi confronti.
Il mancato passo indietro ha scatenato una bufera di polemiche e il governo socialista spagnolo è intervenuto chiedendo al Consiglio superiore dello Sport di avviare la procedura al Tribunale amministrativo dello Sport per una sospensione cautelare dall’incarico, prevista per infrazioni “molto gravi”.
Il caso “rischia di essere il ‘MeToo’ del calcio spagnolo, ha tuonato il segretario allo Sport, Victor Francos, “Rubiales non è stato all’altezza della situazione e non ha fatto quello che avrebbe dovuto fare”. “Un ‘bacetto’ consensuale basta per essere cacciato da qui?”, si è chiesto il numero della Rfef, “io combatterò fino alla fine”.
Il 46enne ex difensore del Levante e dell’Alicante ha chiesto “perdono senza riserve” per “aver perso il controllo” in tribuna autorita’ al fischio finale della partita vinta dalla Spagna contro l’Inghilterra: “In un momento di euforia mi sono toccato nelle parti basse guardando il ct Jorge Vilda”, ha ammesso.
La versione di Jenni
Tuttavia ha definito il successivo bacio sulle labbra all’attaccante delle Furie Rosse “spontaneo, reciproco, euforico e consensuale“, dato come lo avrebbe dato “a una figlia”. Non è della stessa opinione Hermoso che ha smentito in un comunicato la versione del presidente della Federcalcio e ha spiegato che “in nessun momento” ha acconsentito al bacio.
“Voglio chiarire che in nessun momento ho acconsentito al bacio che mi ha dato. Non tollero che venga messa in discussione la mia parola, tanto meno che vengano inventate parole che non ho detto” ha affermato la centrocampista della Spagna aggiungendo di sentirsi come se fosse stata “aggredita”. “Mi sono sentita vulnerabile e vittima di un’aggressione, un atto impulsivo, macho, fuori posto e senza alcun tipo di consenso da parte mia. Semplicemente, non sono stata rispettata”
Official Announcement. August 25th,2023. pic.twitter.com/lQb18IGsk2
— Jenn1 Hermos0 (@Jennihermoso)
August 25, 2023
L’intervento di Rubiales ha scatenato un’ondata di reazioni. “Tutto questo è inaccettabile, sono con te”, ha scritto su X la fuoriclasse della nazionale spagnola Alexia Putellas, rivolgendosi alla Hermoso. Il presidente della Federcalcio della Navarra, Rafael del Amo, si è dimesso per protesta dalla guida del Comitato nazionale di calcio femminile spagnolo. L’attaccante del Real Betis, Borja Iglesias, ha fatto sapere che non giocherà più in nazionale spagnola finché Rubiales non se ne andrà. Lo stesso sponsor della nazionale, Iberia, ha auspicato “misure opportune per preservare i diritti e la dignità degli atleti”.
C’è stato anche chi ha difeso Rubiales, come l’ex ct Luis Henrique ora al Psg. “Se devo parlare sulla base alla mia esperienza, a quello che ho vissuto, perché sono nella Federazione da molti anni, penso che il lavoro di Luis Rubiales in questi anni è stato eccezionale”, ha affermato, “ha ammesso il suo errore, penso che la mia opinione su questo argomento non sia proprio necessaria”.
AGI – In Spagna si inasprisce lo scontro sulle mancate dimissioni del presidente della Federcalcio, Luis Rubiales, per il bacio sulle labbra alla calciatrice Jenni Hermoso. Dopo che le giocatrici della Roja hanno minacciato di non scendere più in campo se non ci sarà un avvicendamento ai vertici della Rfef, la Federazione ha contrattaccato.
In un comunicato ha replicato alle parole di Hermoso che ha negato che il bacio fosse consensuale, come affermato da Rubiales, preannunciando “tutte le cause legali che saranno necessarie a difesa dell’onorabilità del presidente”.
In una nota corredata da un video della premiazione dopo la finale dei mondiali femminili vinta dalle Furie Rosse a Sydney il 20 agosto, si analizzano le varie sequenze della premiazione, compreso il fatto che la Hermoso abbraccia Rubiales sollevandolo da terra, per desumere che vi fosse consenso al successivo bacio sulle labbra.
Calciatrici in sciopero
La Rfef ha inoltre ricordato che “accettare la convocazione in Nazionale è un obbligo per i tesserati”, dopo che proprio Hermoso si è unita allo sciopero di massa delle giocatrici spagnole della nazionale. In un comunicato diffuso dal sindacato delle calciatrici Futpro, Hermoso e altre 80 giocatrici hanno dichiarato che non accetteranno nessuna convocazione in nazionale “se non cambierà l’attuale leadership” della Rfef.
Hermoso ha anche denunciato di essere stata “continuamente sotto pressione” per rilasciare una dichiarazione che giustificasse l’atto di Luis Rubiales. “La Federazione calcistica della Spagna”, ha dichiarato l’atleta, “ha fatto pressioni sul mio ambiente (famiglia, amici, colleghi…) affinché dessi una testimonianza che aveva poco o niente a che fare con i miei sentimenti”.
Rubiales al contrattacco
Venerdì Rubiales aveva annunciato che non intende dimettersi ed era passato al contrattacco denunciando il “falso femminismo” che a suo dire “non cerca la verità” e parlando di “un tentato omicidio sociale” nei suoi confronti.
Il mancato passo indietro ha scatenato una bufera di polemiche e il governo socialista spagnolo è intervenuto chiedendo al Consiglio superiore dello Sport di avviare la procedura al Tribunale amministrativo dello Sport per una sospensione cautelare dall’incarico, prevista per infrazioni “molto gravi”.
Il caso “rischia di essere il ‘MeToo’ del calcio spagnolo, ha tuonato il segretario allo Sport, Victor Francos, “Rubiales non è stato all’altezza della situazione e non ha fatto quello che avrebbe dovuto fare”. “Un ‘bacetto’ consensuale basta per essere cacciato da qui?”, si è chiesto il numero della Rfef, “io combatterò fino alla fine”.
Il 46enne ex difensore del Levante e dell’Alicante ha chiesto “perdono senza riserve” per “aver perso il controllo” in tribuna autorita’ al fischio finale della partita vinta dalla Spagna contro l’Inghilterra: “In un momento di euforia mi sono toccato nelle parti basse guardando il ct Jorge Vilda”, ha ammesso.
La versione di Jenni
Tuttavia ha definito il successivo bacio sulle labbra all’attaccante delle Furie Rosse “spontaneo, reciproco, euforico e consensuale”, dato come lo avrebbe dato “a una figlia”. Non è della stessa opinione Hermoso che ha smentito in un comunicato la versione del presidente della Federcalcio e ha spiegato che “in nessun momento” ha acconsentito al bacio.
“Voglio chiarire che in nessun momento ho acconsentito al bacio che mi ha dato. Non tollero che venga messa in discussione la mia parola, tanto meno che vengano inventate parole che non ho detto” ha affermato la centrocampista della Spagna aggiungendo di sentirsi come se fosse stata “aggredita”. “Mi sono sentita vulnerabile e vittima di un’aggressione, un atto impulsivo, macho, fuori posto e senza alcun tipo di consenso da parte mia. Semplicemente, non sono stata rispettata”
Official Announcement. August 25th,2023. pic.twitter.com/lQb18IGsk2 — Jenn1 Hermos0 (@Jennihermoso)
August 25, 2023
L’intervento di Rubiales ha scatenato un’ondata di reazioni. “Tutto questo è inaccettabile, sono con te”, ha scritto su X la fuoriclasse della nazionale spagnola Alexia Putellas, rivolgendosi alla Hermoso. Il presidente della Federcalcio della Navarra, Rafael del Amo, si è dimesso per protesta dalla guida del Comitato nazionale di calcio femminile spagnolo. L’attaccante del Real Betis, Borja Iglesias, ha fatto sapere che non giocherà più in nazionale spagnola finché Rubiales non se ne andrà. Lo stesso sponsor della nazionale, Iberia, ha auspicato “misure opportune per preservare i diritti e la dignità degli atleti”.
C’è stato anche chi ha difeso Rubiales, come l’ex ct Luis Henrique ora al Psg. “Se devo parlare sulla base alla mia esperienza, a quello che ho vissuto, perché sono nella Federazione da molti anni, penso che il lavoro di Luis Rubiales in questi anni è stato eccezionale”, ha affermato, “ha ammesso il suo errore, penso che la mia opinione su questo argomento non sia proprio necessaria”.