Non una nave, ma un’intera città che galleggia sul mare. Lunga 365 metri e con una stazza lorda di 250.800 tonnellate, Icon of the Seas si erge a simbolo del futuro del turismo. Grande cinque volte il Titanic, può ospitare fino a 7.600 passeggeri e 2.350 membri dell’equipaggio, con un universo di attrazioni degno di un grande parco a tema.
Partita da Miami per il suo primo tour nell’Atlantico, oltre a rappresentare la più grande nave mai costruita, è anche la più ambiziosa. Non poteva esserci padrino migliore per il varo della nave di Lionel Messi, un’icona globale di passione e famiglia.
“La famiglia è tutto per me, ed è stato emozionante partecipare all’accoglienza di quella che è la migliore vacanza in famiglia al mondo a Miami”, ha dichiarato l’ex fuoriclasse del Barcellona e del PSG. Le parole riflettono la missione di Icon of the Seas: creare ricordi indimenticabili per tutte le generazioni.
Un paradiso galleggiante
A bordo di Icon of the Seas, ogni angolo racconta una storia di meraviglia. Spettacoli di luci contraddistinguono l’Aquadome, che trasformano l’oceano in un palcoscenico infinito. Le piscine, tra cui una a sfioro sospesa sul mare, e la cascata alta 20 metri, trasformano il divertimento in arte. Famiglie, avventurieri e amanti del relax trovano il loro spazio ideale, dal quartiere dedicato ai bambini alle cabine di lusso che rivaleggiano con hotel a cinque stelle.
E per quanto riguarda il cibo? Immaginate di dover scegliere tra 40 opzioni diverse, da un ristorante gourmet a un bar casual. Le sistemazioni non sono da meno. Con 28 tipologie di cabine, l’imbarcazione soddisfa soluzioni in grado di soddisfare gusti ed esigenze differente. Alcune sono talmente lussuose da rivaleggiare con hotel a cinque stelle. Ciascun dettaglio è orientato a offrire comfort e privacy.
Fonte: Ufficio Stampa Royal CaribbeanGli interni della Icon of the Seas brillano nel comfort
Il lusso è solamente una delle sfaccettature di Icon of the Seas, che si distingue per le sue soluzioni tecniche all’avanguardia. Alimentata da sei motori Wärtsilä a gas naturale liquefatto (GNL). riduce le emissioni in navigazione rispetto ai combustibili tradizionali. Inoltre, grazie alla possibilità di collegamento alla rete elettrica dei porti durante l’attracco, limita l’impiego dei propulsori e l’inquinamento locale.
Eppure, nemmeno una meraviglia quale Icon of the Seas sfugge al mirino delle critiche. Alcuni studi evidenziano come le crociere abbiano un’impronta di carbonio elevata. In tanti casi, superano quella di una vacanza, combinante volo e soggiorno in hotel. Le perdite di metano dai motori a GNL sono un’ulteriore preoccupazione. Nel breve termine il gas ha un impatto ben maggiore.
Le organizzazioni ambientaliste sono critiche a tal riguardo. Secondo Bryan Comer, esperto del Consiglio Internazionale sui Trasporti Puliti (ICCT), “il ciclo di vita del GNL potrebbe generare oltre il 120% di emissioni in più rispetto al gasolio marino”. Il dato induce a porsi qualche interrogativo su quanto sia veramente efficace il GNL come alternativa green.
Le rilevazioni indicano un impatto ambientale significativo, da tenere in opportuna considerazione. Inoltre, sussiste il problema della carenza di infrastrutture portuali adeguate. Comer ha sottolineato che “solo pochi porti sono attrezzati per il collegamento elettrico della rete”.
La limitazione infrastrutturale riduce drasticamente l’efficacia delle misure di sostenibilità, come il cosiddetto ‘cold ironing’. Di cosa si tratta? Di una tecnologia che consente alle imbarcazioni di spegnere i motori durante la sosta. A quel punto, riescono ad alimentarsi attraverso la rete elettrica del porto. Una tecnica sviluppata al fine di migliorare la qualità dell’aria respirata nelle aree densamente popolate, riducendo, in misura drastica, la quantità di anidride carbonica, particolato e ossidi di azoto rilasciata nell’ambiente.
Ancora troppo poche banchine
Tuttavia, sono solo una piccola percentuale dei porti nel mondo, meno del 3% in Italia, dispone di banchine elettrificate. Il fatto che la diffusione non sia ancora capillare va a incidere sulle politiche di sostenibilità e frena gli sforzi, affinché il settore diventi più rispettoso dell’ambiente. Pur consapevole delle opinioni negative, Royal Caribbean nutre dei piani importanti. Entro il 2035 prevede di introdurre una nave a zero emissioni, un obiettivo potenzialmente in grado di rappresenta una svolta per la mobilità green.
“Ce l’abbiamo fatta! Dopo sette anni di ricerca della coraggiosa visione di creare una vacanza unica nel suo genere per ogni tipo di famiglia e avventuriero, Icon of the Seas è diventata realtà – ha commentato MJichael Bailey, presidente e amministratore delegato di Royal Caribbean International -. Il nome ufficiale di Icon segna più che l’introduzione di una nuova nave; è l’inizio di una nuova era di vacanze e siamo entusiasti di vedere decine di milioni di famiglie e amici lasciare il segno con ricordi creati insieme e nelle proprie avventure senza compromessi”.
Fonte: Ufficio Stampa Royal CaribbeanLa Icon of the Seas può ospitare fino a 7.600 passeggeri e 2.350 membri dell’equipaggio
“Icon of the Seas è il culmine di oltre 50 anni di sogni, innovazioni e vita della nostra missione: offrire le migliori esperienze di vacanza al mondo in modo responsabile. È la vacanza multigenerazionale per eccellenza in famiglia, che cambia per sempre lo status quo nei viaggi in famiglia e realizza i sogni di vacanza per tutte le età a bordo”, ha affermato il presidente e CEO del Royal Caribbean Group Jason Liberty. “Con Lionel Messi che presiede la cerimonia di battesimo della nave, siamo entusiasti e onorati di avere qualcuno di iconico per aver regalato ricordi a milioni di fan del calcio in tutto il mondo e che apprezza ancora di più creare ricordi iconici con la sua famiglia”.
Le dimensioni mastodontiche delle navi come Icon of the Seas e la loro impronta ambientale continuano a sollevare interrogativi. Sebbene le innovazioni mostrino del potenziale, l’industria è chiamata ad affrontare sfide significative per bilanciare la crescita economica con la necessità di ridurre l’impatto sull’ambiente. In un mondo sempre più attento alla sostenibilità, il turismo crocieristico sarà chiamato a reinventarsi per rispondere alle sfide globali.
A dispetto delle polemiche, il futuro delle crociere appare roseo. Stando alle stime, il turismo salirà a quota 17,4 miliardi di dollari entro il 2032, triplicando nel giro di un decennio. Tra le chiavi del successo, l’introduzione di nuove mega-navi, quali appunto Icon of the Seas, che promettono di ridefinire l’esperienza del viaggio in mare. Da qui al 2028, verranno varate tredici navi con capacità superiori ai 4.000 passeggeri, un dato eloquente sulla crescente popolarità di questo tipo di vacanza.