AGI – Un vero e proprio viaggio tra i prodotti agricoli italiani, a rappresentare la sintesi di ciò che è “il nostro tesoro nazionale”, articolato in un percorso attraverso i colori e i sapori di undici regioni. Un ‘tour’ virtuale il cui bilancio sta nella “grande soddisfazione per l’entusiasmo con cui i produttori sono arrivati alla Camera per esporre i loro prodotti, cioè il loro orgoglio, il sacrificio e la passione”.
Gli stessi elementi che Mirco Carloni esalta insieme ai componenti della commissione Agricoltura della Camera, di cui è presidente, per “difendere insieme questo tesoro“.
L’occasione è stata offerta dall’evento che nei giorni scorsi ha visto, appunto, vini e prodotti tipici di Veneto, Puglia, Lombardia, Piemonte, Calabria, Emilia-Romagna, Sicilia, Campania, Umbria, Toscana e Marche ‘occupare’ per qualche ora gli spazi del ristorante di Montecitorio, con i ragazzi dell’Istituto alberghiero Giuseppe Celli di Piobbico – “gli studenti sono partiti all’alba dalle Marche”, sottolinea Carloni – ad affiancare lo staff della Camera.
“Grazie a tutti gli altri deputati della Commissione – spiega ancora Carloni – abbiamo invitato tutte le regioni d’Italia, con alcune rappresentanze dei produttori, a portarci i loro prodotti, il nostro tesoro. Ho visto quanta passione ci mettono gli agricoltori, quanto orgoglio e quanti sacrifici ci sono. Per questo lo chiamo ‘tesoro’. Noi siamo quelli che devono difenderlo. Questo è il senso dell’incontro che abbiamo realizzato: stare insieme in un momento di protagonismo dei nostri produttori”.
Il parlamentare della Lega invita allora a “lavorare per difendere anche quello che il nostro buon cibo rappresenta in termini di produzione” e ringrazia anche Paolo Barilla, coinvolto con l’azienda nell’evento al quale ha partecipato personalmente, “perché l’agricoltura e l’industria non sono avversari, anzi. Le due cose dovrebbero imparare a stare insieme perché anche Barilla e agricoltura non sono nemici”.
“L’agroindustria va connessa e va collegata. Chi ha dei campioni della produzione agricola non deve avere timore. È un grande orgoglio – ribadisce allora il presidente Carloni – che le aziende abbiano saputo far diventare internazionali certi prodotti agricoli”.