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I lavoratori licenziati con un sms: “Ci è crollato il mondo addosso”

Ago 4, 2021

AGI – “Erano le dieci e un quarto di sera quando ho ricevuto il messaggio: stavo per andare a letto. Sono rimasta di stucco, è stata una doccia fredda per tutti, ci siamo sentiti offesi nella nostra dignità, avevamo lavorato regolarmente fino a venerdì sera, in modo normale, non ci aspettavamo assolutamente quella notizia: non riuscivo a realizzare cosa stesse accadendo, ho avuto proprio un crollo psicologico”: a raccontare all’AGI cosa ha provato in quel momento è Annarita Nasca, 35 anni, da sette anni al lavoro nel magazzino Logista Italia sito in Area 7 all’Interporto di Bologna nel Comune di Bentivoglio, dove sono impiegati circa 100 lavoratori tra dipendenti diretti e in appalto e dove vengono imballati e poi spediti i prodotti del tabacco. Il primo settembre cesseranno le attività. 

“Buonasera, a seguito della riduzione delle attività – si legge nell’sms- nella data di lunedì 02 agosto 2021 lei sarà dispensato dalla sua attività lavorativa. Il trattamento economico verrà garantito con gli strumenti previsti di legge. Cordiali saluti. Logistic Time Srl”.

I dipendenti diretti di Logista Italia – 15, riferisce una nota diffusa dall’azienda – sono stati invece “incontrati e informati personalmente da parte dei responsabili di Logista Italia“, e per loro “sarà avviato un percorso personalizzato di ricollocazione”.

In sostanza, riferiscono sempre i sindacati, sono stati chiamati a colloquio in un albergo di Bologna e informati della possibilità di trasferimento a Tortona (Alessandria). Intanto le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto un incontro immediato con le Istituzioni in Città Metropolitana di Bologna e tutte le parti coinvolte- che si terrà domani – con l’obiettivo di far cambiare idea a Logista, “per salvaguardare 100 famiglie e perché il nostro territorio non può accettare che un’azienda importante come Logista cessi le attività produttive”.

La notizia sulla crisi riguardante il magazzino era stata comunicata nel pomeriggio di sabato 31 luglio alle organizzazioni sindacali attraverso la società appaltatrice, che gestisce, con la maggior parte dei lavoratori ivi impiegati, le attività di movimentazione merci e logistica.

Ciò a seguito della disdetta, con decorrenza 01 settembre, del contratto di appalto da parte del committente Logista Italia, che ha comunicato la cessazione delle attività del magazzino dalla stessa data.

I circa 70 lavoratori impiegati nell’appalto sono stati quindi avvisati di rimanere a casa in cassa integrazione fin da lunedì 02 agosto. Difficile accettare di perdere il lavoro apprendendolo da un sms: “Ho avuto un crollo, ritrovarsi così da un giorno all’altro senza lavoro dopo 7 anni di lavoro a 800 chilometri dalla mia famiglia – racconta ancora Annarita Nasca, originaria di Bari – mi sono trasferita qui per questo lavoro poi adesso mi ritrovo così. Il nostro non è un settore in crisi, il tabacco essendo un monopolio non va in crisi. Ricevere quel whatsapp è stato veramente un colpo. Poi ci siamo chiamati tra colleghi, ho chiamato subito il sindacato per capire cosa stava succedendo: abbiamo avuto ulteriore conferma che era così”.

“Adesso – conclude la lavoratrice. stiamo lottando con la Cgil per la riapertura del magazzino o per ottenere il male minore per noi lavoratori, si spera che nell’incontro di domani venga trovata una soluzione possibile per un lavoro, perché noi abbiamo bisogno di lavorare. L’unica cosa che ci rimane è la speranza”.

Un dramma, quello della perdita del lavoro, che oggi unisce i lavoratori. “Subito non ho realizzato – racconta all’AGI Alfio Fisichella, 39 anni, da 4 anni e mezzo al lavoro nello stesso deposito del Bolognese – è stato come un secchio d’acqua arrivato all’improvviso: nei minuti successivi mi è crollato il  mondo perchè sto organizzando il mio matrimonio, ho fatto oltre a un mutuo anche un finanziamento per poter pagare il ricevimento, adesso non so. È una situazione pesante da sostenere, non solo per me ma anche per i miei colleghi”. 

Una notizia dura e inaspettata.” Anche nel periodo covid abbiamo sempre lavorato- conclude Alfio – mai chiusure, mai nessuna sospensione delle attività, abbiamo sempre portato avanti le nostre scatole, non si era mai avuto il minimo sentore di questa chiusura all’improvviso”.

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