• 29 Settembre 2024 5:33

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I giovani non sognano più la prima auto

Ott 1, 2022

Che il settore automobilistico sia in crisi, piuttosto profonda, non è affatto un segreto. Prima la pandemia, poi la carenza di semiconduttori e, infine, l’aumento dei prezzi del carburante hanno fortemente compromesso le possibilità di vendita di produttori, con cali che hanno sfiorato il 100%.

Un dato che arriva da una ricerca di Segugio.it, però, potrebbe addirittura essere più preoccupante della crisi dei semiconduttori o dell’aumento dei costi del carburante: i neopatentati non vogliono più un’auto di proprietà. Secondo quanto scoperto dagli analisti del sito di comparazione offerte per assicurazione auto, il numero di auto intestate agli under 25 è in netto calo rispetto a dieci anni fa. I più giovani, insomma, sembrano non voler più comprare auto. Ma quali sono i motivi dietro questo cambio radicale?

Calo di immatricolazioni auto tra gli under 25: i dati

Come già rilevato dall’ACI nel 2021, il calo di proprietari auto tra chi ha appena preso la patente è considerevole. Se nel 2011 le auto intestate a chi aveva meno di 25 anni erano 1 milione e 27 mila circa, dieci anni dopo il numero è sceso quasi della metà. Dati ACI alla mano, nel 2021 gli under 25 intestatari di un’auto erano 590 mila.

Il calo è decisamente importante: -43% in un arco di appena 10 anni (con popolazione rimasta di fatto immutata). Insomma, i neomaggiorenni sembrano non voler più guidare; o, per meglio dire, sembrano non volere più un’automobile. Ma come mai?

Perché gli under 25 non comprano più auto

Secondo la ricerca condotta da Segugio.it, sono diversi i fattori che influenzano il deciso calo di under 25 proprietari di un veicolo. A grandi linee, però, è possibile racchiudere tutto in due macrocategorie: sociale ed economica.

Stando alle risposte degli under 25 intervistati dal sito di comparazione di RCA auto, patente e auto hanno perso il ruolo di status symbol ed emancipazione sociale che avevano fino a non molto tempo fa. Se l’80% degli over 50 ha preso la patente non appena compiuto 18 anni, tra gli under 25 questa percentuale scende al 53%. Chi prende la patente, poi, evita di acquistare un’auto sia per una maggiore sensibilità ambientale sia pe le crescenti possibilità di utilizzare mezzi non propri e condivisi (come i servizi di car sharing nelle grandi città).

Altro grande tema, come accennato, è quello economico. In Italia la maturità e indipendenza economica viene raggiunta sempre più tardi (gli occupati nella fascia di età 18-25 anni sono appena 1 milione), impedendo ai giovani di fare quello che era invece possibile ai loro genitori.

Acquistare un’auto e mantenerla, per molti neopatentati, è di fatto impossibile. Come rilevato dall’Osservatorio Segugio.it, gli under 25 pagano in media 759,20 euro di RC Auto. Più o meno il doppio rispetto alla media nazionale, che si assesta a 369,20 euro (dato comunque in crescita rispetto al passato). Alla spesa per l’assicurazione vanno poi aggiunte quelle “quotidiane” per i rifornimenti di carburante, o quelle periodiche per tagliandi e altri interventi di manutenzione.

Un futuro da service provider?

Una tendenza, quella rilevata nel mercato italiano, che coinvolge in maniera generalizzata anche i mercati degli altri Paesi sviluppati. Per questo non deve sorprendere che la gran parte dei produttori auto sta investendo sulla creazione di nuovi marchi dedicati al noleggio a breve termine o al car sharing (Mobilize di Renaul e Kinto di Toyota, per non parlare di Lynk&Co). Il futuro del settore automotive, insomma, sembra essere sempre più slegato alla vendita di auto, ma quanto all’offerta di servizi legati all’utilizzo di veicoli condivisi.

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