AGI – Ergastolo ai genitori di Saman Abbas, la ragazza pakistana uccisa a Novellara. È la sentenza emessa dalla Corte di assise di Reggio Emilia, dopo oltre quattro ore di camera di consiglio. Carcere a vita dunque per il padre Shabbar Abbas, detenuto, e la madre Nazia Shaheen, latitante.
I giudici hanno inflitto inoltre 14 anni allo zio Danish Hasnain, e hanno assolto i cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, dei quali è stata ordinata l’immediata scarcerazione. Tutti gli imputati, eccetto ovviamente la madre, erano presenti in aula alla lettura della sentenza.
I genitori sono stati ritenuti dalla Corte mandanti dell’omicidio della figlia. Lo zio Danish esecutore materiale: per i giudici, ha strozzato la ragazza. Sono stati invece ritenuti totalmente estranei al delitto i due cugini, che erano accusati di aver partecipato al seppellimento del cadavere di Saman. Il fidanzato e il fratello della ragazza sono stati esclusi dai risarcimenti. Risarcimenti sono stati stabiliti solo in favore di alcune associazioni in difesa delle donne.
Lo ‘sconto’ allo zio
Danish Hasnain lo zio di Saman Abbas, ha avuto una pena di 14 anni, pur essendo stato riconosciuto autore materiale dell’omicidio della ragazza, perché ha beneficiato dello sconto di pena dovuto al rito abbreviato pur se i giudici glielo avevano negato. Questo perché, ha spiegato il suo difensore, Liborio Cataliotti, sono venute meno le aggravanti della premeditazione e dei motivi abietti e futili che avrebbero impedito il rito, e sono state riconosciute le attenuanti generiche.