BOLOGNA – La Corte europea dei diritti umani, con una decisione che è definitiva, ha dichiarato inammissibile il ricorso contro lo Stato italiano dei figli di Valerio Verri, la guardia ecologica volontaria uccisa l’8 aprile 2017 da Igor il Russo, alias Norbert Feher, una settimana dopo l’omicidio del barista Davide Fabbri a Riccardina di Budrio.
Nel ricorso, inviato a Strasburgo il 24 agosto 2018, i figli di Verri, Francesca ed Emanuele, rappresentati dall’avvocato Fabio Anselmo, sostenevano che lo Stato italiano aveva violato il diritto alla vita del padre sotto il profilo sostanziale e procedurale. Secondo loro le autorità non hanno fatto tutto quello che dovevano per prevenire la tragedia perché non hanno informato il servizio di guardia ecologica del pericolo rappresentato da Norbert Feher oppure sospeso il servizio nei giorni che hanno preceduto l’omicidio. Sotto il profilo procedurale invece affermano che le indagini condotte per determinare le responsabilità di agenti dello Stato sono state inadeguate. Nella decisione La Corte di Strasburgo ha dichiarato entrambe le accuse “manifestamente infondate”.