• 9 Aprile 2025 9:31

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I dazi fanno crollare le Borse europee, Milano la peggiore perde il 6,53%

Apr 4, 2025

AGI – Nel ‘venerdì nero’ dei mercati globali, le Borse europee hanno chiuso a picco, con Milano maglia nera che perde quasi il 7%. L’intensificarsi della guerra commerciale ha piegato i mercati e anche i listini a Wall Street sono in profondo rosso e perdono tra il 3 e il 4%.

 

A rassicurare la Borsa di New York non sono bastate le parole del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che ha segnalato una posizione cauta sulla politica monetaria, sottolineando la necessità di ancorare le aspettative d’inflazione anche se aumenta la pressione politica per i tagli dei tassi.

 

L’impatto economico dei dazi sarà probabilmente più ampio del previsto, ha spiegato Powell aggiungendo che la guerra commerciale avrà un impatto negativo anche sulla crescita e sull’inflazione. 

 

Il Ftse Mib cede il 6,53% a 34.649 punti con un ribasso vicino a quello registrato l’11 settembre 2001, il giorno dell’attacco alle Torri Gemelle di New York quando perse il 7,5%. Milano è maglia nera in Europa intontita dallo shock causato dal piano del presidente Usa Donald Trump sui dazi a tutti i Paesi, che ha alimentato i timori di una recessione globale. E ha già provocato la reazione della Cina che ha annunciato l’imposizione di tariffe del 34% sulle importazioni statunitensi a partire dal 10 aprile.

Titoli bancari in profondo rosso

A trascinare al ribasso il listino sono soprattutto i bancari in profondo rosso, con Banca Mps che perde il 12,20%, Bper -10,49%, Pop Sondrio -9,66%, Unicredit -9,58%, Banco Bpm -8,05% e Intesa -7,31%, Mediobanca -10,35%.  Generali giù del 6,34%. Giù anche Tim -6,25%, Stm -6,77%.

 

Nell’automotive Iveco -8,73% e Stellantis -6,35%. Come primo effetto dei dazi sui veicoli importati, la casa automobilistica ha sospeso temporaneamente la produzione di due stabilimenti in Canada e Messico. In calo anche Azimut -12,60% e Nexi -11,47%. Male anche Leonardo (-12,41%) dopo il taglio della raccomandazione da parte di Citi da Buy a Neutral con aumento del target price a 48,4 euro da 28,8. In un listino in balia dei dazi, resiste solo Diasorin +1,66%. 
 

Sul fronte valutario, l’euro chiude in calo sotto quota 1,10 dollari. Il biglietto verde ha preso vigore dopo i dati sull’occupazione Usa. La moneta unica passa di mano a
1,0097 dollari (-0,51%). In flessione anche sullo yen a 160,40 (-0,50%).

Cambio dollaro/yen a 160,40 (+0,04%). Lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi chiude in rialzo sopra i 119 punti dai 113 di stamane. Il rendimento dei titoli di Stato decennali avanza al 3,753%. 

Tajani: borse crollano per un allarmismo eccessivo

 I dazi decisi da Trump sono “negativi” però “bisogna reagire con grande calma. Le borse crollano perché c’è un allarmismo eccessivo: la stampa, i politici. È come se stesse crollando il mondo. Ma non sta crollando il mondo”. Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani a ‘5 minuti’ in onda questa sera su Rai 1.

 

“Qualora dovesse continuare questa azione, il Pil dell’Unione europea perderebbe lo 0,2, massimo lo 0,3% in un anno. Non è una situazione drammatica. Bisogna agire – ha aggiunto il leader di FI – difendere la nostra industria, il nostro mercato e fare in modo che non ci sia una guerra commerciale”.

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