AGI – Giochi del Commonwealth nel caos: l‘edizione del 2026 delle olimpiadi delle colonie ed ex colonie britanniche rischia di saltare dopo che lo Stato australiano di Victoria ha fatto sapere che non intende più ospitarla a causa della crescita esponenziale dei costi.
Il premier Daniel Andrews ha spiegato che la spesa è diventata “nettamente troppo alta” per le casse del suo Stato e a questo punto non è escluso che i Games non vengano disputati, come era accaduto soltanto per la Seconda guerra mondiale (1942 e 1946).
Il preventivo per la XXII edizione è passato da una stima originaria di 2,6 miliardi di dollari australiani, pari a un miliardo e mezzo di euro, a ben sei miliardi in valuta locale, tre miliardi e mezzo di euro. “È più del doppio del beneficio economico che stimiamo di ottenere”, ha spiegato Andrews, che ha promesso di andare avanti ugualmente con la modernizzazione delle infrastrutture sportive, utilizzando i soldi risparmiati per iniziative nel campo del turismo.
Stizzita la reazione della Commonwealth Games Federation (Cgf) che già aveva faticato a trovare una sede per i Giochi del 2026 prima che si facesse avanti Victoria nell’aprile dello scorso anno. In una nota ha parlato di decisione “estremamente deludente”: “Ci è stato un preavviso di appena otto ore senza neppure valutare la possibilità di studiare insieme una soluzione”, ha lamentato la Cgf.
La federazione ha fatto filtrare che la lievitazione dei costi è dovuta all’insistenza dello Stato australiano per spalmare la kermesse sportiva di 12 giorni fra tre città, Geelong, Bendigo e Ballarat, mal collegate tra loro e con Melbourne, e di aumentare il numero delle discipline rispetto a quelle raccomandate.
Ai Giochi del Commonwealth, competizione sportiva multidisciplinare che si tiene ogni quattro anni dal 1930, partecipano 56 Paesi, per lo più le nazioni che un tempo formavano l’Impero britannico. L’ultima edizione si è svolta a Birmingham, in Inghilterra, nel 2022, mentre quella più cara di sempre si tenne nel 2010 a New Delhi: quasi 10 miliardi di euro.
L’Australia ha ospitato i Giochi già cinque volte, l’ultima nel 2018 nella Gold Coast, ma tutti gli altri Stati hanno escluso di voler subentrare a Victoria e la Nuova Zelanda si è chiamata fuori. La città sudafricana di Durban doveva accogliere i Commonwealth Games del 2022 ma nel 2017 fu esclusa a causa dei ritardi dei lavori e dei problemi finanziari.
AGI – Giochi del Commonwealth nel caos: l’edizione del 2026 delle olimpiadi delle colonie ed ex colonie britanniche rischia di saltare dopo che lo Stato australiano di Victoria ha fatto sapere che non intende più ospitarla a causa della crescita esponenziale dei costi.
Il premier Daniel Andrews ha spiegato che la spesa è diventata “nettamente troppo alta” per le casse del suo Stato e a questo punto non è escluso che i Games non vengano disputati, come era accaduto soltanto per la Seconda guerra mondiale (1942 e 1946).
Il preventivo per la XXII edizione è passato da una stima originaria di 2,6 miliardi di dollari australiani, pari a un miliardo e mezzo di euro, a ben sei miliardi in valuta locale, tre miliardi e mezzo di euro. “È più del doppio del beneficio economico che stimiamo di ottenere”, ha spiegato Andrews, che ha promesso di andare avanti ugualmente con la modernizzazione delle infrastrutture sportive, utilizzando i soldi risparmiati per iniziative nel campo del turismo.
Stizzita la reazione della Commonwealth Games Federation (Cgf) che già aveva faticato a trovare una sede per i Giochi del 2026 prima che si facesse avanti Victoria nell’aprile dello scorso anno. In una nota ha parlato di decisione “estremamente deludente”: “Ci è stato un preavviso di appena otto ore senza neppure valutare la possibilità di studiare insieme una soluzione”, ha lamentato la Cgf.
La federazione ha fatto filtrare che la lievitazione dei costi è dovuta all’insistenza dello Stato australiano per spalmare la kermesse sportiva di 12 giorni fra tre città, Geelong, Bendigo e Ballarat, mal collegate tra loro e con Melbourne, e di aumentare il numero delle discipline rispetto a quelle raccomandate.
Ai Giochi del Commonwealth, competizione sportiva multidisciplinare che si tiene ogni quattro anni dal 1930, partecipano 56 Paesi, per lo più le nazioni che un tempo formavano l’Impero britannico. L’ultima edizione si è svolta a Birmingham, in Inghilterra, nel 2022, mentre quella più cara di sempre si tenne nel 2010 a New Delhi: quasi 10 miliardi di euro.
L’Australia ha ospitato i Giochi già cinque volte, l’ultima nel 2018 nella Gold Coast, ma tutti gli altri Stati hanno escluso di voler subentrare a Victoria e la Nuova Zelanda si è chiamata fuori. La città sudafricana di Durban doveva accogliere i Commonwealth Games del 2022 ma nel 2017 fu esclusa a causa dei ritardi dei lavori e dei problemi finanziari.