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Castori contro tutti: Salernitana da battere

Dic 27, 2020

SALERNITANA DA BATTERE – Tutt’altro che scontata e giunta dopo l’ennesima prova di forza e di spessore, fatta di concretezza e organizzazione, la vittoria della Salernitana a Venezia testimonia lo spirito gladiatorio che Castori è riuscito a inculcare in un gruppo che, per il momento, sta dominando la scena in questa B che non concede tregua a nessuno. E pensare che solo un anno e mezzo fa lo stesso match decideva chi tra veneti e campani sarebbe restato in B, play out finito con il rigore trasformato da Di Tacchio per la gioia di Lotito ieri in tribuna con il figlio e di Mezzaroma, finalmente in lizza per la A. In pochi mesi Castori ha forgiato una squadra nella quale tutti possono avere un ruolo o quanto meno un’opportunità. Purché si sia in grado d’interpretare il calcio del tecnico marchigiano, fulmineo, intenso e verticale che non perde tempo in fraseggi leziosi o in bello stile, meccanismi poco finalizzati al risultato. Al Sant’Elena la capolista si esprime come meglio sa fare, puntando con rapidità al successo con la compagine di Zanetti tardivamente in partita, quando Djuric e compagni hanno potuto dimostrare di saper anche soffrire. Perché senza quest’altra indispensabile qualità non si va da nessuna parte in un torneo complicatissimo e in cui nessuno ha ancora intenzione di farsi da parte.

DIONISI NON MOLLA, NESTA EROICO – Certamente non lo farà l’Empoli di Dionisi che ricorda al Brescia come è spietata la B, passando al Rigamonti con autorevolezza e con i suoi uomini migliori tornati in quota a suon di gol. Apre Haas, raddoppia La Mantia e poi Mancuso sigilla il blitz dopo un palo su rigore. Orgogliosa la prestazione del Frosinone, decimato dal Covid, senza dodici contagiati e sotto di un gol contro Tesser. Ma Nesta non si rassegna al destino avverso che sembra aver colpito la sua formazione e trova un pari prezioso allo “Stirpe” con Parzyszek capace di annullare il vantaggio di Diaw, uno dei colpi dello scorso mercato estivo. Soffre ed esulta il Lecce, complice l’ennesima magia di Mancosu che inebria non solo i sostenitori salentini e complica la vita di un Vicenza in crescita e mai fuori dai giochi. In vantaggio con Marotta, i veneti si fanno ribaltare da Rodriguez, ma hanno la forza di arrivare a un pari annullato solo per un fuorigioco millimetrico che lascia tanta delusione.

FINALMENTE L’ASCOLI – Sorpresa la Spal che cade contro il primo Ascoli di Sottil capace di portare a termine una vittoria vitale. Come quella che coglie Baroni con la sua Reggina in casa della Reggiana. Ma non c’è tempo per rimuginare o esultare. La penultima prima della sosta è dietro l’angolo. Con un Monza vittorioso nel derby a Cremona e pronto per il crash test con la Salernitana, match clou e ultima dell’anno solare più duro del calcio italiano che solo una nuova gioia cancellerà.

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