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HPE Synergy: l’infrastruttura diventa fluida

Ott 11, 2016

L’esigenza di incremento di flessibilità e prestazioni ha visto negli ultimi anni un’evoluzione tecnologica orientata verso i concetti di flessibilità e modularità, che hanno portato, nell’abito dei server, all’affermazione dei blade system e poi dei sistemi convergenti e iperconvergenti. Sotto la costante spinta di richieste applicative sempre più esigenti, questo desiderio di flessibilità e rapidità di risposta si estende ora anche alle infrastrutture.

Hewlett Packard Enterprise (HPE) ha, infatti, sviluppato una nuova architettura denominata Synergy, i cui primi componenti saranno disponibili entro la fine del 2016, all’insegna dello slogan “infrastruttura come codice”.

Architettura hardware HPE SynergyArchitettura hardware HPE Synergy
Architettura HPE Synergy

L’idea che ha guidato HPE è stata quella di sviluppare un’infrastruttura che facesse della flessibilità e della capacità di risposta dinamica in tempo quasi reale la sua cifra distintiva, in modo da velocizzare tutte le attività di computazione, configurazione e allocazione delle risorse legate al provisioning di applicazioni e virtual machine, alla gestione dei workload, alla memorizzazione dei dati e all’integrazione tra risorse presenti nel data center aziendale e disponibili in cloud.

“Sta per partire una rivoluzione digitale che trasformerà profondamente e accelererà ulteriormente il mondo con cui lavoriamo e conduciamo le nostre vite – ha commentato Stefano Venturi, corporate vice president e amministratore delegato di Hewlett Packard Enterprise Italia, nel corso dell’evento di lancio per l’Italia di Synergy – sotto la spinta di tre forze che stanno convergendo: l’enorme volume di dati prodotto dall’IoT e dalla trasformazione digitale, la disponibilità di innovativi software per l’analisi in tempo reale di big data destrutturati, la disponibilità per tutti di risorse computazionali in base ai propri costi ed esigenze tramite il cloud. Tutto ciò farà in modo che, chi sarà più abile nell’interpretare i dati, riuscirà ad avere un grande vantaggio sui propri concorrenti. Questo richiede nuove tecnologie ed architetture e porta le aziende a dover modernizzare le loro infrastrutture per renderle il più possibile flessibili e ibride ovvero in grado di “mescolare” capacità interne ed esterne. Con Synergy, HPE fa un importante passo in avanti in questa direzione, fornendo piattaforme rivoluzionarie nel mondo del computing e preparandosi, prima di altri, ad affrontare la nuova ondata dell’IT ibrido”.

Stefano Venturi Corporate VP e Amministratore Delegato Gruppo Hewlett Packard Enterprise in ItaliaStefano Venturi Corporate VP e Amministratore Delegato Gruppo Hewlett Packard Enterprise in Italia
Stefano Venturi, Corporate VP e Amministratore Delegato Hewlett Packard Enterprise in Italia

Synergy si basa anche sul contributo che HPE si aspetta di avere dal Canale, attraverso il quale il vendor attualmente veicola il 70% dei propri server, e una serie di partnership tra cui quelle con partner di lungo corso come Microsoft e VMware.

I tasselli che compongono Synergy

Tre i tasselli che compongono questo tipo di architettura:

  • capacita di elaborazione componibile, configurabile per carichi di lavoro fisici, virtuali o “container-based”;
  • fabric componibile, in cui la larghezza di banda può essere regolata dinamicamente, ridimensionata con espansioni e configurata per più protocolli;
  • storage componibile, accessibile come storage a blocchi, a oggetti o file (è quindi possibile espandere HPE Synergy con sistemi storage 3PAR di tipo direct-attach).

Questi tasselli, congiuntamente, danno vita a un pool “fluido” di risorse che possono essere configurate dinamicamente in base alle necessità specifiche di ogni applicazione.

Grazie a una “intelligence” definita dal software, integrata all’interno dell’hardware stesso, la piattaforma HPE Synergy è in grado di identificare e riconoscere le diverse applicazioni e i carichi di lavoro richiesti e adattarsi dinamicamente alle loro esigenze, mettendo a disposizione sempre tute le risorse computazionali e di memorizzazione disponibili. Il provisioning di pool di calcolo, storage e fabric viene effettuato assieme al loro stato completo di impostazioni bios, firmware, driver, protocolli e immagine del sistema operativo utilizzando dei “template” riutilizzabili.

Attraverso un’interfaccia comune, HPE Synergy consente quindi di comporre rapidamente differenti infrastrutture logiche in grado di adattarsi alle specifiche esigenze di ambienti di sviluppo, test e produzione e di accelerare enormemente l’erogazione di servizi e applicazioni.

Una API unificata per avere più flessibiltà

Caratteristica fondamentale per realizzare questo tipo di architettura è la presenza, all’interno di Synergy, di una API unificata di alto livello, che consente l’integrazione di tutte le diverse applicazioni con lo strato di orchestrazione.

Rispetto a una gestione tradizionale dell’IT in cui ogni dispositivo ha la sua API e ogni API ha i suoi formati dati e codici di errore, HPE Synergy prevede una API unificata che riunisce le risorse di calcolo, storage e fabric in un’interfaccia unica con un unico formato dati per individuare, cercare, inventariare, configurare, effettuare il provisioning, aggiornare e diagnosticare tutte le risorse che costituiscono l’infrastruttura componibile.

L’API unificata non aggrega solo le risorse fisiche, ma anche quelle virtuali e di cloud pubblico, permettendo agli sviluppatori di scrivere il codice in modo indipendente dagli elementi fisici sottostanti.

In tal modo, Synergy si propone come un’infrastruttura adatta a coniugare e ospitare App di tipo tradizionale e App native per il cloud, realizzando un ponte ideale tra il data center “private”, gli ambienti virtualizzati e il multi cloud.

Peter Ulrik Groth director, Portfolio & experience HPE Synergy & HPE BladeSystem, uno degli ideatori e sviluppatori della nuova piattaforma HPE Synergy, ha evidenziato come Synergy risponda all’esigenza di affrontare le sfide moderne di un IT bimodale, rimuovendo il vincolo di dover sviluppare due infrastrutture separate per le applicazioni tradizionali e quelle cloud native: un approccio che incrementa il livello di complessità , il time to market e i costi, riducendo l’efficienza e la flessibilità.

Peter Ulrik Groth Director Portfolio and Experience HPE Synergy and HPE BladeSystemPeter Ulrik Groth Director Portfolio and Experience HPE Synergy and HPE BladeSystem
Peter Ulrik Groth, Director Portfolio & Experience HPE Synergy & HPE BladeSystem

La gestione di HPE Synergy

Gli elementi fondamentali dell’architettura sviluppata da HPE, il pool “fluido” di risorse, intelligenza software-defined e API unificata, vengono gestiti congiuntamente in modo analogo a un codice software per predisporre in modalità on demand un’infrastruttura adatta al set di carichi di lavoro da distribuire.

Questo meccanismo viene realizzato attraverso tre sottosistemi di gestione principali: HPE Synergy Composer, HPE Synergy Frame Link Module e HPE Synergy Image Streamer.

moduli di gestionemoduli di gestione
I moduli per la gestione di HPE Synergy

HPE Synergy Composer è il modulo di gestione principale, basato sul software HPE OneView, che provvede a individuare, comporre e ricomporre le risorse di calcolo, storage e fabric di Synergy in qualsiasi configurazione sfruttando l’API unificata.

Gli HPE Synergy Frame Link Module cono moduli per il collegamento a uno o più frame, che definiscono la rete gestionale e presentano le informazioni relative a ogni dispositivo a HPE Composer.

HPE Synergy Image Streamer è un dispositivo fisico di gestione opzionale contenuto all’interno del frame, che lavora insieme a HPE Composer per favorire la distribuzione rapida di server virtuali e gestire le immagini di sistema operativo da utilizzare su infrastruttura fisica e virtuale

Frame e storage

Il frame HPE Synergy 12000, di dimensioni 10U, è l’elemento base della soluzione HPE Synergy che combina le risorse di calcolo, storage e fabric in un’unica infrastruttura fisica.

HPE Synergy 12000 è un frame, che offre notevoli possibilità di espansione e scalabilità ed è operativo in pochi minuti.

Lo storage componibile HPE Synergy prevede moduli di storage interno integrati e storage software-defined; prevede tecnologia multi-tier per combinare storage SSD (Solid Disk State) e HDD (unità disco rigido) in entrambe le opzioni SAS e SATA.

HPE Synergy 12000 Frame, HP Synergy 480 Gen9 Compute Modules, HPE SynergyHPE Synergy 12000 Frame, HP Synergy 480 Gen9 Compute Modules, HPE Synergy
HPE Synergy 12000 Frame

Il modulo di storage in-frame HPE Synergy D3940 offre una capacità di 40 unità e all’interno di un frame Synergy 12000 possono essere utilizzati fino a cinque moduli storage per una capacità di storage complessiva fino a 768 TB.

Per le applicazioni aziendali su scala più vasta che necessitano di livelli di servizio Tier-1 è possibile connettere direttamente HPE Synergy agli array flash HPE 3PAR StoreServ per ottenere livelli di disponibilità a sei nove (99,9999%), una capacità massima di 60 PB e fino a 10 milioni di IOPS in un singolo pool di storage federato.

Elaborazione e fabric

I moduli di elaborazione HPE Synergy sono disponibili con design sia da due che da quattro socket con diverse opzioni di architettura x86.

Il modulo server HPE Synergy 480 Gen9 supporta fino a 1,5 TB di memoria e dispone di processori Intel E5-2600. Il modulo di elaborazione HPE Synergy 660 Gen9 è dotato di processori Intel E5-4600 ad alta densità con 48 slot DIMM che forniscono fino a 3 TB di memoria disponibile.

Per far funzionare grandi applicazioni di elaborazione in-memory HPE ha sviluppato i moduli di elaborazione HPE Synergy 620 e HPE Synergy 680 Gen9 che offrono più funzioni RAS della famiglia di processori Intel E5 e maggiori livelli di disponibilità. HPE Synergy 620 dispone di 48 DIMM totali (fino a 3 TB), uno o due processori Intel E7 e cinque connettori mezzanine, mentre HPE Synergy 680 dispone di 96 DIMM totali (fino a 6 TB), quattro processori Intel E7 e dieci connettori mezzanine.

Il fabric componibile HPE Synergy è organizzato in un’infrastruttura separata a livello di rack e utilizza un’architettura master/satellite per consolidare le connessioni di rete del data center.

I moduli di elaborazione fanno convergere il traffico attraverso connessioni ad alta velocità utilizzando adattatori per reti convergenti HPE. HPE rende disponibili moduli di collegamento di interconnessione a 20 Gbps e 10 Gbps ognuno dei quali può essere collegato al modulo HPE Virtual Connect SE 40Gb F8, per offrire fino a otto connessioni regolabili (sei dati e una storage o tutte dati) a ogni porta del modulo di elaborazione.

Il modulo HPE Virtual Connect SE 40 GB F8 è ideale per ambienti che necessitano di connettività storage ed elaborazione FC, FCoE e Flat SAN con l’esperienza Virtual Connect.

Per gli ambienti di rete commutati tradizionali, HPE Synergy offre un ampio portafoglio di switch per reti Ethernet e Fibre Channel tra cui lo switch HPE Synergy 40 GB F8, che utilizza la stessa architettura master/satellite del modulo HPE Virtual Connect SE 40 Gb F8 per consolidare le connessioni di rete del data center.

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