Un leone non perde mai la sua fame. Lewis Hamilton docet. A 39 anni, il sette volte campione del mondo di Formula 1 ha ruggito ancora una volta. Mettendo fine a un’attesa ‘infinita’ (l’ultima gioia risaliva a Gedda nel 2021), il fuoriclasse britannico ha trionfato nella pista prediletta.
Al Gran Premio di Silverstone ha tirato fuori gli artigli, capace di lasciarsi dietro le più veloci McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri. Alla cerimonia di incoronazione è apparsa evidente l’emozione provata: davanti al pubblico di casa e in condizioni meteo variabili, ha acceso di nuovo la fiamma dell’ambizione.
Una scossa che ci voleva
L’acuto è un segnale forte per la scuderia. Tra le fila di Toto Wolff ha passato larga parte della propria carriera e qualche impegno importante rimane in agenda. La monoposto affidatagli conserva del potenziale e lui è determinato a capitalizzarlo. Poi, una volta scaduto il contratto a fine anno, verrà il momento di cambiare squadra. A caccia dell’ottavo Mondiale, che gli permetterebbe di superare il leggendario di Michael Schumacher, il baronetto Lewis correrà dal 2025 in Ferrari.
Il contratto siglato col Cavallino Rampante è avvolto da una coltre di mistero. Stando ad alcune indiscrezioni, percepirà meno rispetto a quello che guadagnava nella compagine anglo-tedesca, ma avrà comunque a disposizione una vettura competitiva e un team motivato a vincere.
Nell’annuncio ufficiale, Ferrari ha parlato solo di accordo pluriennale, senza scendere nei particolari. Quanto fatto invece, da Frederic Vasseur, in un’intervista al Financial Times: “Lewis è stato un simbolo importante perché ha mandato un messaggio positivo al paddock per il futuro della squadra. Doveva fare una scelta: “Dove ho maggiori possibilità di vincere il campionato del mondo nel 2025, nel 2026, nel 2027?” E lui ha risposto: “Ferrari”.
Per noi [l’arrivo di Hamilton] è anche il modo migliore per attrarre bravi professionisti – ha proseguito il team manager -. Ne abbiamo in Ferrari, ma voglio rafforzarci. La maggior parte dei tecnici di F1 sono nel Regno Unito. Se passi dalla Mercedes di Brackley alla Red Bull di Milton Keynes, mantieni i bambini nella stessa scuola, mantieni la stessa casa.
Da venerdì a lunedì puoi cambiare. Venire in Italia è un’altra storia. Devi spostare la famiglia, è un cambiamento di vita. La mossa di Lewis ci aiuterà”. Tra le righe, Vasseur lascia, dunque, intendere che Hamilton abbia preso un impegno per un triennio, dal 2025 al 2027, al compimento dei 42 anni”.
Tutto sarà diverso
Nel week-end di Silverstone, Hamilton ha raccontato a Sky Uk le emozioni provate in vista del grande salto: “Naturalmente sarà una cosa nuova. E sarà anche stimolante, perché è un territorio per me nuovo, una nuova esperienza. Sarà una sfida e io amo le sfide. Mi aspetto che in Ferrari sarà tutto molto diverso. I due team in cui sono stati erano britannici, quindi in Italia entrerò in contatto con una cultura completamente diversa.
Se si pensa a noi inglesi, siamo molto tranquilli e molto calmi. Mentre gli italiani sono molto più emotivi. È una cultura molto, molto diversa. Non so davvero cosa aspettarmi, ma ho già corso in Italia e credo che sarà tutto molto diverso, a suo modo speciale e unico”.