• 22 Gennaio 2025 20:16

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Hamilton, Ferrari: Lewis sfida i limiti della SF-23 a Fiorano

Gen 22, 2025

Hamilton ha completato la sessione mattutina a bordo della Ferrari. A sorpresa, il britannico e il team italiano hanno scelto di girare sulla SF-23, una vettura di certo non eccezionale ma comunque, a livello di concetti, più vicina alla monoposto della passata stagione. Alle 6.30 del mattino il circuito era già assiepato dai supporter. Un’accoglienza per Lewis davvero iperuranica. Diversi club erano presenti: striscioni, cori, fumogeni e un incitamento insuperabile. La passione che muove la scuderia di F1 più importante del mondo non ha eguali. Il talento di Stevenage lo ha vissuto sulla propria pelle, quest’oggi. Prima della pausa pranzo il Re Nero ha omaggiato la folla, presentandosi al suo cospetto visibilmente emozionato. Era felicissimo l’ex Mercedes, come un bambino che gioca con una macchinina rossa…

Ieri l’inglese ha provato parecchio al simulatore. Mossa utile per farsi trovare pronto al test odierno. Era necessario studiare i comandi al volante, assai differenti rispetto a quelli della W15, così come una metodologia di lavoro tutta nuova. Hamilton ha mostrato un rapido adattamento alla squadra italiana. Si è calato da subito nella parte, anche grazie al team che lo ha fatto sentire a casa. In famiglia, insomma. Molto buona anche l’intesa con il suo nuovo ingegnere di pista, Riccardo Adami, con il quale spenderà l’intera stagione 2025 via radio e non solo. Una collaborazione che promette scintille, fatta di abilità, esperienza e concretezza. Tutto quello che serve per nutrire il sogno iridato. Non ci aspettiamo nulla di diverso dai due nel futuro a breve termine.

Ferrari, Hamilton spinge a bordo della SF-23 nei test di Fiorano

Il programma mattutino della Ferrari è “andato via” abbastanza liscio, questo malgrado le condizioni meteo non fossero delle migliori. Il britannico esce dal box attorno alle 9.30, realizzando il classico out-in per verificare che tutto funzionasse alla perfezione sulla SF-23. Le gomme erano quelle da bagnato, considerando l’asfalto umido e il primo approccio di Hamilton su una pista dove non aveva mai girato. Dopo una breve pausa si passa al primo run, questa volta con gli pneumatici Pirelli a banda gialla. Le gomme Medium, per intenderci. Lo stint è composto da 11 tornate, dove in maniera lenta e graduale Lewis ha preso confidenza con la vettura.

Come spesso succede in questi casi, c’è stata un’alternanza tra giri push e cool-down per la prima parte dello stint. Poi, verso la fine del run, sono arrivati tre passaggi spinti con la power unit impostata presumibilmente su Engine 4, la mappatura relativa al motore a combustione interna utilizzata in gara. In questo caso, il riscontro cronometrico migliore scende sotto la soglia del minuto, marcando un 52,3s. Si stoppa così questa prima sgambata a cui segue un debrief con gli ingegneri di circa 50 minuti. Dopodiché ancora pista, questa volta con le mescole Hard, sebbene fosse arrivata una leggera ma fastidiosa pioggia. Ecco perché si è preferito valutare al meglio il cambio sulla messa a punto e, contestualmente, realizzare delle prove di partenza.

Abbiamo notato tanto sottosterzo sommato all’ovvio pattinamento nelle fasi di trazione per via del piano di riferimento bagnato. Solamente 4 tornate per poi tornare in garage. Altra pausa, questa volta decisamente più breve, e la SF-23 torna in pista per spingere. Lewis mette alla frusta la Rossa nei dieci passaggi disputati, sempre con gli pneumatici Pirelli a banda bianca. I tempi sul giro si abbassano, il DRS si apre e alcuni problemini fanno presenza. Ci riferiamo ai vari bloccaggi figli dello stile di guida. Il britannico ha pertanto modificato l’approccio e corretto il suo handling. Provvedimento particolarmente efficace, in quanto “comporta” una certa pulizia di guida che contraddistingue i giri successivo, sotto l’occhio vigile di un pubblico inzuppato ma felice.

Fonte: Zander Arcariil britannico Lewis Hamilton (Scuderia Ferrari) a bordo della SF-23 nei test di Fiorano

Interessanti le diverse prove di partenza realizzate per testare lo stacco frizione, realizzati in seconda marcia, per accrescere la familiarità con il sistema di start della Ferrari. L’ultimo pit-stop anticipa un mini stint da 3 giri, dove sostanzialmente Hamilton si diverte, si gode il pubblico e conclude la percorrenza della massima distanza consentita da regolamento per questo tipo di test: 100 km. Nel pomeriggio ha girato Leclerc con la medesima vettura adattata per la sua altezza, il tutto sotto l’improvviso acquazzone che si è abbattuto con discreta forza su Fiorano. Per fortuna anche per lui sono andate in onda diverse tornate senza pioggia, dove, come il compagno, ha spinto la monoposto italiana per togliersi da dosso la ruggine accumulata grazie al mese di assenza dalle corse.

Nel concludere questo resoconto vanno menzionati un paio di fattori più che interessanti. Il primo: Hamilton si è calato nella parte con una certa naturalezza e, pur guidando una vettura a lui del tutto sconosciuta, su una pista mai vista se non in cartolina, ha svolto il suo programma di lavoro senza errori e in maniera brillante. Davvero degni di nota alcuni suoi controlli in accelerazione per domare una SF-23 tutto tranne che stabile. L’altro aspetto importante riguarda il calore del pubblico riservato al britannico. “Da nemico a uno di noi” recitava uno striscione dei vari fan club presenti a Fiorano. E in effetti, signori e signore, pare proprio che Lewis sia già entrato nei cuori dei tifosi Ferrari.

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