• 10 Gennaio 2025 3:48

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Guidare l’auto di un’altra persona: cosa dice il nuovo Codice della Strada

Gen 9, 2025

Il Codice della Strada è in continuo movimento in un certo qual modo. Negli anni, infatti, è stato più volte modificato e sistemato. Banalmente l’avanzare della tecnologia delle nostre auto e alcune criticità che man mano sono emerse, hanno portato i vari Governi che si sono succeduti a mettere mano ai vari articoli che lo compongono. Negli ultimi anni ad esempio è stata data particolare rilevanza al tema dei limiti di velocità non rispettati e all’uso di alcol e droghe prima di mettersi al volante.

Questi temi caldi sono finiti al centro della discussione anche del nuovo Codice della Strada, che è entrato in vigore lo scorso 14 dicembre ed ha introdotto alcune novità. Tra le domande che più attanagliano i guidatori però c’è una in particolare: possiamo guidare una vettura che c’è stata prestata o ci sono delle limitazioni? In tal senso bisogna fare delle distinzioni.

Chi può guidare l’auto

Partiamo subito con l’inquadrare la situazione da un punto di vista generale. Le regole che riguardano questo argomento sono contenute nell’articolo 94, comma 4-bis e sono state introdotte, nella forma che noi oggi conosciamo, nel 2014. Il testo in questione stabilisce che tutti possono guidare una vettura di cui non si è proprietari, in alcuni casi però è prevista una limitazione temporale.

In particolare familiari e conviventi, secondo l’articolo 94, possono tranquillamente scambiarsi tra loro l’auto senza alcun limite temporale. Nel caso di estranei, amici o comunque persone non appartenenti al nucleo familiare, se il prestito dell’auto supera un periodo di 30 giorni allora va comunicato alla Motorizzazione Civile il cambio di conducente. Quest’ultimo limite e conseguente provvedimento si applica anche a quei familiari che però non sono conviventi con il proprietario dell’auto. Ad esempio un figlio che vive in un’altra abitazione. Naturalmente bisogna tenere a mente che pur prestando l’auto, il proprietario resta responsabile di eventuali multe che arriveranno in automatico intestate al soggetto che detiene la proprietà del veicolo.

Le sanzioni

Chi non rispetta queste regole, colto il flagranza di reato, subirà sanzioni amministrative che partono da 700 euro e superano le 3.000 euro. Inoltre la carta di circolazione viene immediatamente ritirata e inviata all’ufficio competente del Dipartimento per i trasporti terrestri. Qualora si avesse l’esigenza di dover usare un’auto intestata ad un altro proprietario che non fa parte del nostro nucleo familiare per più di 30 giorni si può fare invece un contratto di comodato d’uso. Questo è un accordo formale che va registrato alla Motorizzazione Civile compilando il modulo TT2119, a questo va allegata anche una dichiarazione firmata dal proprietario dell’auto.

In definitiva, con l’introduzione del nuovo Codice della Strada, da questo punto di vista non sono state modificate le regole, che restano praticamente le stesse. Allo stesso tempo però è stata posta una pesante stretta ad esempio su chi utilizza il cellulare alla guida, una pratica molto pericolosa che può costare la vita a sé stessi e agli altri. Con le nuove regole le multe, per chi viene beccato ad usare lo smartphone, possono arrivare addirittura a 1.000 euro. Una cifra importante, che si spera possa fare da deterrente per evitare che questi comportamenti si ripetano ancora in futuro.

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