Nel bene o nel male, il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore il 14 dicembre, ha segnato una svolta epocale per la mobilità italiana. Con un inasprimento delle sanzioni, mettersi al volante in stato di ebbrezza rischia di costare molto caro. Le pene, che includono ora il carcere nei casi estremi, hanno spinto milioni di italiani a prestare maggiore attenzione al consumo di alcol, soprattutto durante le festività natalizie. Tra i protagonisti della nuova consapevolezza, c’è una soluzione pratica e innovativa in rapida diffusione: la wine bag.
Timore dei controlli
Come sottolineato da Matteo Salvini, principale fautore della riforma, i limiti di tasso alcolemico rimangono invariati. Ciò che cambia è, invece, l’approccio adottato nei confronti dei trasgressori. In questi primi giorni si è già registrato un calo significativo nel consumo di alcol nei locali. “Dalla scorsa settimana i clienti sono più attenti e temono le conseguenze dei controlli”, ha dichiarato al Messaggero Elena Cristofanon, titolare di un ristorante, ex presidente di Terziario donna.
A tal proposito, Cristofanon ha raccontato un episodio emblematico: “Una tavolata ha ordinato mezzo litro di vino da dividere in cinque: è evidente che le sanzioni più severe stanno inducendo maggiore cautela, ma il calo nei consumi è inevitabile e rappresenta una preoccupazione per noi ristoratori”.
Di fronte alla nuova realtà, diversi locali propongono soluzioni pratiche, che concilino il piacere di un buon vino e la guida in sicurezza. Tra queste, la wine bag sta emergendo come un’opzione sempre più popolare. Sostanzialmente, consiste in una borsa o un contenitore apposito dove riporre il vino non consumato al ristorante o al bar.
Realizzata spesso in materiali resistenti e pratici, come stoffa o carta rinforzata, risulta facilmente trasportabile e sicura, affinché il cliente possa portare a casa la bottiglia aperta senza rischiare fuoriuscite. In molti casi, le wine bag sono offerte dai ristoranti a titolo gratuito, in quanto gesto di cortesia e responsabilità, oppure disponibile a un costo simbolico.
Verso una maggiore consapevolezza
“Se questo, da un lato, potrebbe influenzare i consumi inizialmente, dall’altro è un passo verso una maggiore consapevolezza, come già accaduto con il divieto di fumare nei locali o l’obbligo delle cinture di sicurezza – ha dichiarato Enrico Baggio, presidente di Ascom Servizi -. È fondamentale anche promuovere l’uso di strumenti come gli alcol test personali che aiutano a verificare il proprio stato prima di mettersi alla guida. Se anche una sola vita può essere salvata grazie a queste misure, ne vale la pena”.
Accanto alla wine bag, il cambiamento è visibile anche nei comportamenti individuali, soprattutto tra i ragazzi. Un altro ristoratore, Giorgio Borin, ha notato che i camerieri più giovani “hanno optato per bevande analcoliche invece del vino, temendo i controlli delle forze dell’ordine. Questo nuovo atteggiamento è una novità positiva, anche se resta da vedere se si consoliderà con il tempo o rimarrà un fenomeno temporaneo legato all’introduzione delle nuove regole”.
Con l’inasprimento delle pene, il nuovo Codice della Strada ha già avuto degli effetti. Sarà il tempo a determinare se avverrà una trasformazione duratura o rimarrà un fenomeno legato al contesto legislativo attuale.