• 18 Marzo 2025 23:09

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Guida alla giornata in borsa e nei mercati (18 marzo)

Mar 18, 2025

AGI – I mercati provano a rialzare la testa, mentre in Asia la maggior parte dei listini avanzano, trainati da Hong Kong che sale di oltre il 2%, sulla scia del crescente ottimismo per l’arrivo di nuovi stimoli cinesi e per le promettenti prospettive dell’intelligenza artificiale. Inoltre le azioni della difesa giapponesi e sudcoreane hanno raggiunto livelli record, in quanto i paesi europei acquisteranno più equipaggiamento militare dall’Asia, dopo che Donald Trump ha minacciato di ritirare l’ombrello di sicurezza degli Stati Uniti. Oggi, 18 marzo, anche i future in Europa sono positivi, mentre quelli a Wall Street arretrano leggermente, dopo che ieri i tre indici i di New York sono rimbalzati, anche se il sentiment resta fragile in vista di aprile, quando dovrebbero entrare in vigore i dazi reciproci minacciati da Trump.

Intanto il presidente Usa accelera i tempi verso un accordo di tregua tra Russia e Ucraina e fa sapere che sentirà Vladimir Putin. Trump inoltre anticipa che il presidente cinese Xi Jinping visiterà gli Stati Uniti in un “futuro non troppo lontano”. L’accenno al summit arriva nel bel mezzo dell’escalation commerciale tra Washington e Pechino e mentre la Casa Bianca dichiara di non avere “alcuna intenzione” di allentare i dazi su acciaio e alluminio.

I dati americani

Nonostante i venti di guerra commerciale, ieri a Wall Street il Nasdaq ha guadagnato lo 0,31% e lo S&P 500 lo 0,67%, dopo i dati sulle vendite al dettaglio Usa e in attesa della riunione della Fed di domani. Tra i singoli titoli, bene Netflix che ha guadagnato il 3,49%. Tonfo, invece, per Tesla, che ha perso il 4,79%, mentre gli attivisti dei fondi speculativi hanno scommesso contro la casa automobilistica elettrica di Elon Musk realizzando un profitto di 16 miliardi di dollari grazie alle vendite allo scoperto.

Ieri Wall Street è rimbalzata perché, secondo gli analisti, è finita in territorio di ipervenduto la scorsa settimana, quando sia l’S&P 500, sia il Nasdaq hanno registrato la loro quarta perdita settimanale consecutiva. I sell-off sono arrivati dopo che nel fine settimana, il Segretario al Tesoro, Scott Bessent non ha escluso una recessione negli Usa e ha avvertito che “le correzioni sono salutari”, innervosendo gli investitori. Intanto, in attesa della Fed, ieri le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato una leggera ripresa a febbraio, aumentando dello 0,2%, al di sotto del previsto +0,6% e dopo una perdita dell’1,2% rivista al ribasso a gennaio. I dati tratteggiano il quadro di un consumatore cauto, impaurito dall’incertezza che pesa sull’economia per l’aumento dei dazi e per i licenziamenti di massa dei dipendenti del governo federale. I numeri sono “piu’ deboli del previsto, ma non cosi’ brutti come alcuni temevano”, ha commentato Que Nguyen, responsabile degli investimenti azionari di Research Affiliates.

Domani si prevede che la Fed manterrà i tassi invariati e il focus sarà sul discorso di Powell e sui dot plot, poiché le crescenti aspettative di inflazione e il calo della fiducia dei consumatori americani potrebbero spingere la Fed verso una serie di tagli dei tassi meno drastici quest’anno. Intanto, secondo l’Ocse la crescita annuale del Pil negli Stati Uniti dovrebbe rallentare rispetto al suo recente ritmo sostenuto, attestandosi al 2,2% nel 2025 e all’1,6% nel 2026.

Asia e Medio Oriente 

Sui mercati asiatici, oltre all’avanzata di Hong Kong, dove le azioni della cinese BYD sono salite di oltre il 3% dopo che la società ha annunciato una nuova tecnologia che, a suo dire, consentira’ di caricare i veicoli elettrici in 5 minuti, quasi alla stessa velocità necessaria per riempire un’auto a benzina, anche Shanghai guadagna, seppure in misure più ridotta, mentre il kiwi neozelandese, che e’ sensibile ai consumi cinesi, avanza al top da tre mesi, il dollaro australiano, anch’esso sensibile alla Cina, ha raggiunto il massimo mensile e lo yuan cinese si è attestato vicino ai massimi dell’anno.

In Giappone il Nikkei avanza dell’1,25%, avviandosi verso il rialzo maggiore delle ultime tre settimane, in attesa della Boj di domani che dovrebbe rimandare ancora i rialzi dei tassi e mentre le cinque maggiori società di trading del Paese hanno registrato forti guadagni dopo che la Berkshire Hathaway dell’investitore miliardario Warren Buffett ha aumentato le sue partecipazioni nelle societa’. In Asia stamani i prezzi dell’oro hanno oscillato sopra i 3.000 dollari l’oncia, dopo aver superato per la prima volta tale livello nella tarda serata di giovedì, mentre i rendimenti dei titoli del Tesoro Usa si sono attestati al 4,29% e i rendimenti decennali al 4,307%.

Inoltre i prezzi del petrolio hanno esteso i loro guadagni, dopo che Israele ha lanciato “attacchi estesi” a Gaza, affermando di stare colpendo obiettivi di Hamas in quello che sembra essere l’assalto piu’ intenso da quando e’ entrato in vigore il cessate il fuoco a gennaio. L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha fatto sapere che l’esercito e’ passato all’offensiva dopo il “ripetuto rifiuto del gruppo militante palestinese di rilasciare i nostri ostaggi” e che da “ora in poi Israele agira’ contro Hamas con una potenza militare sempre maggiore”.

L’Europa

In Europa i future sull’EuroStoxx sono in rialzo, dopo che ieri le Borse del Vecchio Continente hanno chiuso tutte positive alla vigilia in Germania del voto del Bundestag sull’attesa riforma del freno del debito. Piu’ nel dettaglio il futuro cancelliere tedesco Friedrich Merz ha raggiunto venerdì un accordo con i Verdi su un massiccio aumento del debito statale, a pochi giorni dal voto parlamentare della prossima settimana. Ciò dovrebbe garantire l’approvazione del pacchetto oggi da parte della Camera bassa del parlamento tedesco e venerdì da parte della Camera alta.

L’intesa prevede che dei 500 miliardi di euro promessi per il fondo infrastrutturale in 12 anni, 100 miliardi di euro saranno destinati al fondo per la trasformazione climatica ed economica, come richiesto dai Verdi.

Giovedì si riunisce il vertice dei leader dell’Ue a Bruxelles per discutere di spesa per la difesa, Ucraina e competitivita’. La riunione potrebbe protrarsi fino al giorno seguente. Intanto il presidente Trump ha annunciato la nomina del governatore della Fed Michelle Bowman a vicepresidente per la supervisione della banca centrale. Il suo predecessore Michael Barr si è dimesso dall’incarico. Bowman, considerato amico del settore bancario, è entrato a far parte della Federal Reserve durante il primo mandato di Trump.

Scenari

Si prevede che l’amministrazione Trump andrà avanti con una seconda ondata di licenziamenti di massa e tagli al bilancio nel governo federale degli Stati Uniti dopo che alle agenzie è stato chiesto di presentare piani di ridimensionamento su larga scala. Nel frattempo, i giudici federali hanno ordinato all’amministrazione di reintegrare migliaia di lavoratori licenziati.

Questa settimana, oltre alla Fed e alla Boj, sono previste anche le riunioni delle banche centrali di Brasile (mercoledì) e giovedì quelle di Svizzera, Svezia e Sud Africa. Di questi tre istituti solo il primo dovrebbe modificare i tassi in rialzo. “Questa settimana – commenta Vincenzo Bova, strategist di Mps – se sui dazi non ci saranno ulteriori segnali negativi, cioè si manterrà l’aspettativa del 2 aprile per gli aumenti tariffari, ci sono segnali che un rimbalzo potrebbe anche arrivare”.

E ancora: “Finora Trump ha solo minacciato altri dazi, ma se, per ipotesi, dovesse annunciare un incontro con Carney in Canada, magari per l’inizio di aprile, l’umore dei mercati cambierebbe subito. In ogni modo le prossime due settimane, a patto che non ci siano sorprese negative sui dazi, potrebbero essere positive per i mercati, specie se la Fed mercolediì ovesse confermare la pausa sui tassi, lasciando intendere che una riduzione a giugno è possibile”. 

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